Una nuova legge elettorale a firma PD e Forza Italia in chiave anti Movimento 5 Stelle. Ad affermarlo oggi in un editoriale è Vittorio Feltri, direttore di Libero.
Secondo Feltri, i dirigenti dei due partiti “hanno capito che gli elettori non credono più in loro e minacciano di abbandonarli per dispetto e non perché abbiano fiducia nei poveri grillini, più presuntuosi che capaci”.
Per ovviare a questa situazione Partito Democratico e Forza Italia starebbero lavorando, sotto traccia, per modificare l’impianto dell’Italicum.
Pensano addirittura di modificare la legge elettorale in senso proporzionale, cioè di tornare all’antico – da cui erano fuggiti alla morte della prima Repubblica – pur di non consegnare il potere a quelli dell’ anti casta. Grazie al proporzionale infatti sarebbero in grado, a consultazioni avvenute, di inventarsi alleanze tali da costituire un blocco non tanto allo scopo di governare nell’interesse generale, quanto di opporsi al dominio della compagine grillina.
L’Esito referendum costituzionale? Ininfluente
L’esito del referendum costituzionale, chiarisce Feltri in ultima analisi, “non avrà alcuna incidenza. Quand’anche Renzi perdesse non cambierebbe molto. Perché prima di mobilitare le urne sarebbe comunque necessario approvare una legge elettorale che superi il Senato ridimensionato e si adatti a quello esistente”. Il Movimento 5 Stelle è avvertito.