Interesse nella politica, i giovani in Italia meno coinvolti degli adulti, ma altrove va peggio
Sappiamo come uno dei fattori cruciali alle elezioni sia l’affluenza alle urne. E uno dei segmenti di elettorato classicamente più difficili da coinvolgere è quello dei più giovani. Tra l’altro in restringimento numerico.
Anche per questo molte delle politiche effettuate dai governi sembrano più mirate al consenso degli anziani, che hanno di consuetudine un’affluenza decisamente più alta.
Tutto ciò ci viene confermato da un’indagine dell’OCSE che ha misurato il disinteresse nella politica della media della popolazione e dei giovani in particolare, mettendoli a confronto.
Gli italiani, forse un po’ a sorpresa, appaiono essere meno disinteressati della media, anche se certo, se parliamo dei giovani, quasi ovunque (ma ci sono eccezioni) il disinteresse aumenta in modo decisivo
Interesse nella politica, danesi e tedeschi i più coinvolti. All’Est i più indifferenti
Vi è una differenza geografica evidente, tra Paesi dell’Europa centrale e settentrionale e quelli dell’Est, con questi ultimi caratterizzati da un disinteresse che nel caso dei giovani locali tra i 18 e i 29 anni tocca il 40%, arrivando quasi al 60% in Lituania e Repubblica Ceca.
Nei primi invece si rimane sotto il 20%, in particolare in Germania e in Danimarca, ma c’è poca indifferenza anche in Giappone e Turchia.
In Italia si supera di poco il 20%, mentre si rimane al di sotto se si parla della media totale della popolazione.
Siamo meno disinteressati dei francesi per esempio.
Alti livelli di indifferenza anche in Sudamerica, tra Brasile, Cile, Colombia.
Proprio in Colombia e Brasile si assiste anche all’eccezione di giovani meno disinteressati degli adulti, fenomeno che si ripete anche in Portogallo, in Spagna in modo evidente, e in India.
Sono le eccezioni che confermano la regola o l’effetto di scandali e nuovi movimenti come quelli che hanno attraversato proprio alcuni di questi Paesi nel passato recente come accaduto in Spagna e Brasile?