Il presidente Sepp Blatter, di fronte ai suoi fedeli seguaci del Congresso FIFA, ha confermato che andrà in corsa per il suo quinto mandato e ha colto l’occasione per mostrare il suo disprezzo nei confronti di quei membri europei che hanno sollevato questioni sul suo diritto di portare avanti degli ideali ormai vecchio stampo, per alcuni da “anni ’80”. “So che il mio mandato si concluderà il prossimo anno, il 29 maggio a Zurigo, ma la mia missione non è finita. Insieme costruiremo una nuova FIFA insieme“, ha detto Blatter ai delegati presenti. “Abbiamo le basi perché abbiamo il budget per i prossimi quattro anni, 2015-2018. “Il Congresso deciderà chi prenderà in mano questa grande istituzione, ma posso dirvi che sono pronto ad accompagnarvi ancora in futuro”. Il discorso di Blatter non può essere già preso come un tentativo ufficiale di lanciare la sua candidatura, ma gli è molto vicino, in classico stile Blatter.
I 750 mila dollari in bonus per ogni federazione a seguito del successo finanziario della Coppa del Mondo sono stati musica per le orecchie della maggior parte di coloro che erano presenti alla conferenza stampa, Blatter ha accusato, poi, i 54 membri europei di aver insultato il suo buon nome. “Questa è stata la cosa più irrispettosa che ho sperimentato in tutta la mia vita”, ha detto parlando. Alla domanda quando esattamente si sarebbe ufficialmente candidato alla presidenza (la scadenza è gennaio), Blatter è sembrato nascondersi dietro nuove regole elettorali alle quali non è stato dato ancora tempo di mettere radici; gli addetti ai lavori descrivono questo come un semplice stratagemma tattico, e molto intelligente, per vedere chi altro vorrebbe fronteggiarlo. “Il periodo di candidatura non è stato ancora aperto e quindi nessuno può essere un candidato“, ha detto Blatter ai giornalisti, un osservazione un pò confusa in quanto l’ex dirigente della FIFA Jerome Champagne ha già ufficializzato la sua candidatura.
In collaborazione con Calcio & Finanza