Referendum costituzionale: cos’è la navetta parlamentare? Quante sono le leggi che subiscono questo iter parlamentare?
L’eliminazione della navetta parlamentare è la panacea per tutti i mali, si sente dire spesso nei talk show con argomento il referendum costituzionale. Ma che cos’è la navetta e come influisce nell’approvazione delle leggi? Il nostro attuale assetto costituzionale è un bicameralismo perfetto. Camera e Senato hanno dunque gli stessi poteri e lo stesso testo di legge deve essere approvato in modo identico da entrambi i rami del Parlamento. I sostenitori del Sì sostengono che sia proprio questo ping pong a rallentare l’iter di approvazione delle leggi e a bloccare inutilmente il nostro sistema-paese. A dimostrare l’infondatezza di questa tesi, è un’interessante lavoro di Openpolis che – numeri alla mano – ci restituisce una visione ben diversa.
Referendum costituzionale: solo 50 su 252 affrontano la navetta
Con una vittoria del Sì ci troveremmo di fronte a un bicameralismo asimmetrico. Per l’approvazione delle leggi, il Senato verrebbe così a perdere il suo ruolo centrale e non sarebbero più possibili le navette, a eccezione però di alcuni provvedimenti.
In questa legislatura Camera e Senato hanno discusso e approvato 252 leggi. Di queste, solo 50 hanno richiesto la navetta parlamentare. Poco meno del 20% del totale. Una legge su 5, infatti, ha subìto un’estensione dell’iter ordinario. Come già evidenziato qualche mese fa sempre da Openpolis il Parlamento ha perso da tempo la sua centralità per l’approvazioni delle leggi. Il ruolo del governo è diventato fondamentale e, grazie soprattutto allo strumento della fiducia e ai decreti legge, è diventato il principale promotore del nostro sistema legislativo. E questo si riflette anche sulle leggi navetta. Tra le 50 leggi che hanno fatto la spola tra Camera e Senato, 31 (il 62%) sono di iniziativa governativa, 18 (36%) di iniziativa parlamentare e solo 1 di iniziativa popolare.
Referendum costituzionale: pochi (e rari) casi di lunghe navette
In realtà è estremamente raro che una legge superi i tre passaggi. Sono solo sette infatti le leggi che hanno superato le 3 letture. In 5 casi sono stati necessari 4 passaggi, con due votazioni sia alla Camera che al Senato. I casi limite sono solo 2. Si tratta della legge Boschi – 6 le approvazioni necessarie – e la legge sull’omicidio stradale, approvato dopo 5 votazioni. La legge Boschi, però, rappresenta un caso limite in quanto riguarda la riforma della Costituzione e ha bisogno di un minimo di 4 letture.
Referendum costituzionale: la navetta è tempo perso?
Nella legislatura Letta-Renzi per approvare circa 250 leggi Camera e Senato hanno lavorato 69.752 giorni di cui 2.895 dedicate alle leggi navetta. Di fatto si tratta di poco più del 4% del totale. Ma i sette provvedimenti che hanno richiesto più di tre approvazioni sono responsabili per il 50% di questa dilatazione dei tempi.
In molti dibattiti televisivi “velocità” e “efficacia” sono diventati sinonimi. Molte volte però è necessario confrontarsi e discutere in modo approfondito. D’altronde è il tempo a portare consiglio.