Ospite a Radio Cusano Campus, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Paola Taverna, agita lo spettro brogli sul referendum costituzionale del 4 dicembre.
“Qualcuno teme brogli sul voto degli italiani all’estero? E perché, su quello degli italiani in Italia? Ricordiamo parentesi non certo fantastiche di momenti in cui davanti ai seggi elettorali c’era la compravendita dei voti” afferma la senatrice.
Per ovviare a questo problema Taverna ha già pronta la soluzione. “Io proporrei come si fa con alcuni paesi molto problematici un controllo quasi quasi internazionale sulla validità delle votazioni. Il rischio brogli esiste, non solo per i voti degli italiani all’estero ma anche per il voto degli italiani in Italia. Votare online? Non solo sarebbe possibile, ma si renderebbe il voto meno gestibile. Si eliminerebbe il pezzo di carta, la matita che qualcuno sostiene possa essere cancellata, non c’è lo scrutatore, il presidente di seggio…Questo è il medioevo”.
Referendum costituzionale, Taverna: “Ecco perchè votare no”
La senatrice Cinque Stelle, infine, spiega perchè gli italiani devono votare no al referendum costituzionale. “Il 4 dicembre spero che dagli italiani arrivi un no perché la prima cosa che vogliono togliere è quella di votare i senatori, mentre il primo articolo della Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo. Vogliono togliere agli italiani il diritto di essere popolo sovrano. Questa riforma non è pericolosa per quello che dice, è pericolosa per quello che non dice. Ora è tornata in campo anche la Boschi, che si confronta con tutte personalità che hanno grandi qualità tecniche ma poco mediatiche. Loro si confrontano con quello che agli occhi delle persone deve apparire come un qualcosa di ormai passato, vogliono farla passare come una questione generazionale. Eppure il vicepresidente della Camera, Di Maio, ha invitato ad un confronto entrambi, ma il confronto non è stato ancora programmato, almeno stando a quello che mi risulta….”.