Inizia il mondiale delle polemiche
Alle ore 22 di ieri sera (erano le 17 in Brasile) è ufficialmente iniziato il Mondiale FIFA Brasile 2014. Già al termine della partita inaugurale, che vedeva i padroni di casa contro la Croazia, infuriano le polemiche.
Già alle 11 del mattino moltissimi cittadini brasiliani si erano riversati nelle strade di Rio per mostrare il proprio antagonismo alla coppa del mondo. I movimenti “Nao Copa” (No alla Coppa) hanno coordinato la manifestazione che, presto, ha preso una piega violenta. A pochi km dallo stadio del Corinthians i manifestanti si sono scontrati con le forze dell’ordine e, successivamente, sono esplosi gli scontri anche presso la stazione metropolitana di Tatuapè e di Rua Apucarana. Nei tafferugli sono stati feriti diversi giornalisti tra cui due reporter della CNN, Barbara Arvanitidis e Shasa Darlington.
Alle 15, presso lo stadio di Itaquerao di San Paolo (ancora da ultimare), si è tenuta la cerimonia d’apertura della ventesima edizione della Coppa del Mondo. Lo spettacolo, condito dalla presenza di Jennifer Lopez e Pitbull, è durato meno di mezzora e gli interventi del presidente Dilma Rousseff e di Blatter sono stati eliminati dal programma, probabilmente per evitare che fossero seguiti da un’assordante marea di fischi, come era avvenuto in occasione della Confederations Cup.
Si pensava che il calcio giocato sarebbe finalmente riuscito a porre fine alle polemiche ma non è andata così. La partita inaugurale del mondiale, Brasile – Croazia, non è stata un’ottima vetrina per la classe arbitrale: il fischietto del sol levante, Nishimura, ha concesso un generosissimo penalty ai padroni di casa in svantaggio di una rete a causa dell’autogol di Marcelo. Neymar si presenta sul dischetto del rigore e realizza la rete che riporta a galla i verdeoro. Nonostante l’ottimo incontro disputato dai giocatori croati, il Brasile passa in vantaggio con il solito Neymar e chiude i giochi con Oscar.
Visto il risultato del match ed il regalino concesso ai padroni di casa, si moltiplicano i sostenitori della teoria del complotto: il Brasile dovrà per forza vincere il mondiale, con ogni mezzo, per placare gli scontri e gli animi della popolazione. “Panem et circenses”.