Referendum: il Sì costa caro alla senatrice Puppato
Costa caro alla senatrice del Pd Laura Puppato la decisione di appoggiare attivamente il Sì al referendum del prossimo 4 dicembre. La sezione provinciale dell’Anpi (l’Associazione nazionale partigiani italiani) di Treviso, infatti, le negato l’iscrizione all’associazione. Suscitando numerose polemiche.
Referendum: il Sì costa caro alla senatrice Puppato
Il caso
E’ la stessa senatrice a spiegare l’accaduto alla Tribuna di Treviso. “A luglio alla sezione di Montebelluna dell’Anpi, Sergio Brunello, su mia precisa richiesta, ha rifiutato di rinnovarmi la tessera. Un atteggiamento assurdo, che non capisco. Ma non mi sono persa d’animo: l’ho rinnovata a Crespano, dove il responsabile, Lorenzo Capovilla, mi ha accolta a braccia aperte, ringraziandomi”
La dichiarazione del presidente dell’Anpi
“Non siamo per i compromessi, non siamo per le correnti, non siamo né diventeremo un partito. Quindi se la senatrice Puppato del Pd vuole portare avanti la campagna per il Sì al referendum lo può fare ma non con la nostra tessera”. Così, oggi, su Repubblica Lorenzoni.“La nostra stella polare è l’articolo 2, lettera L dello statuto nazionale, – ha continuato – concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli’. Ce lo ricordiamo o no che la Costituzione è frutto della guerra partigiana?”
E ancora: “Laura Puppato è membro del comitato promotore per il Sì. Organizza incontri e banchetti. Un compagno l’aveva avvisata che a Montebelluna non le avrebbero rinnovato la tessera. E lei cos’ha fatto? Se l’è fatta fare a Crespano del Grappa (Treviso): furberia inutile perché l’iscrizione deve essere approvata a livello provinciale”. Quando arriverà la sua domanda di iscrizione “la chiamerò e le chiederò cosa se ne fa della tessera dell’Anpi visto che è favorevole al Sì”, ha poi aggiunto sempre Lorenzoni.
Il presidente nazionale dell’Anpi difende la decisione
Linea dura anche dal presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia, interpellato dall’agenzia di stampa Dire. Smuraglia ha difeso la decisione del comitato provinciale di Treviso dell’associazione che ha respinto la richiesta della senatrice Puppato di iscriversi alla sezione di Montebelluna in quanto sostenitrice del Sì al referendum.
“Il comitato provinciale di Treviso sostiene che la senatrice non si limita ad avere un’idea contraria alla linea decisa dal congresso dell’Anpi, ma si mobilita, fa propaganda contro quella linea con la Costituzione di comitati e banchetti per il Sì. Esiste un deliberato del primo comitato nazionale, che si è riunito il 24 maggio, sui limiti alla dissidenza. In questo deliberato si raccomanda di non manifestare atteggiamenti contrastanti con la linea assunta dal congresso dell’Anpi a favore del No. Se la senatrice partecipa a banchetti per il Sì, si tratta di un atto apertamente contrario a quanto deciso dal congresso e idealmente si mette fuori. In altri termini, gli associati dell’Anpi non possono non tener conto di quello che l’Anpi stesso ha deciso. La dissidenza è consentita, ovviamente, ma un certo senso di appartenenza bisogna averlo”, ha detto Smuraglia.