Hillary Clinton non ci sta e incolpa il direttore dell’Fbi, James Comey, per la sconfitta di martedì scorso. Lo ha fatto durante una “conference call” (ovvero una videoconferenza) con i principali donatori della sua campagna, iniziata il 12 aprile 2015 con l’annuncio della candidatura. A rivelarlo è Politico che ha parlato con uno dei presenti all’incontro. Secondo il sito di informazione molto letto a Washington, Clinton avrebbe denunciato il duro colpo subìto con le due lettere spedite al Congresso da Comey. E in particolare con la seconda, a soli tre giorni dall’Election Day.
La prima lettera del direttore dell’Fbi sulla questione delle mail era arrivata a undici giorni dal voto e sembrava aver riaperto i giochi dopo settimane di supremazia di Clinton in tutti i sondaggi statali e nazionali. In quell’occasione Comey aveva comunicato al Congresso di aver scoperto – in un nuovo procedimento sul marito di Huma Abedin – nuove email che sembravano “pertinenti” alla vecchia indagine archiviata su Clinton. Poi, domenica scorsa, il direttore dell’Fbi ha aggiornato nuovamente il Congresso con una nuova lettera in cui assicurava che la Clinton non sarebbe stata nuovamente coinvolta nel caso. Secondo la fonte di Politico, sarebbe stata proprio quest’ultima lettera ad influenzare di più il voto di martedì perché avrebbe “risvegliato” l’elettorato di Trump che aveva iniziato a denunciare il sistema “truccato”.
Il rapporto redatto dalla campagna di Clinton
Secondo due partecipanti alla videoconferenza citati dalla Reuters, la campagna di Hillary Clinton avrebbe redatto un rapporto in cui viene evidenziato il cambiamento di opinione nei sondaggi dopo la lettera di Comey, causando un erosione del supporto nei confronti della candidata democratica nel Midwest, ovvero dove l’ex Segretario di Stato ha perso le elezioni presidenziali. A sostegno di questa tesi, nel rapporto redatto dai collaboratori di Clinton vengono citati i dati secondo cui Trump avrebbe stravinto tra chi ha deciso di votare nell’ultima settimana. La conferma di questo arriva anche dall’exit poll conclusivo del New York Times secondo cui Trump avrebbe surclassato la Clinton tra i votanti che hanno deciso nell’ultima settimana e nel mese di ottobre.
Adesso ci si aspetta che l’ex first lady continui a mantenere il basso profilo degli ultimi giorni, dopo il discorso di sconfitta di mercoledì scorso. Venerdì la candidata democratica si è concessa, insieme al marito Bill, una passeggiata nei boschi di Chappaqua (NY) come testimoniato da una giovane donna che aveva scelto la stessa location per riprendersi dalla vittoria di Trump alle elezioni. La Clinton probabilmente tornerà ad occuparsi sempre più attivamente della sua Fondazione visto che la sua carriera politica ormai sembra essere conclusa per sempre.