Sondaggi referendum costituzionale, per Ixè il No riprende il largo, +3% sul Sì grazie ai forzisti
Anche se distratta dalla vittoria di Donald Trump negli USA, la politica italiana, prosegue nella propria immersione nell’atmosfera della campagna elettorale per il referendum costituzionale del 4 dicembre.
Nel weekend c’è stato il raduno del fronte del No di destra, capeggiato da Salvini, Meloni e quella parte di Forza Italia non in sintonia con Parisi.
E dai dati di Ixè in effetti si scorge un sempre maggiore sbilanciamento verso il No degli elettori di Forza Italia, che appaiono oggi i più grandi sostenitori del voto negativo al referendum.
Questo si vede anche nelle intenzioni di voto totale: a fronte di un aumento dell’affluenza vi è una crescita del No.
Ma vediamo i dati
Sondaggi referendum costituzionale, affluenza al 61%, il No al 40%
Sia il No che soprattutto l’affluenza toccano i propri massimi. Il 61% ha intenzione di andare a votare, +3% rispetto a una settimana fa, in particolare si tratta degli elettori di PD, +6%, SEL, +5%, FdI, +11%, degli altri partiti minori, +11%
L’affluenza tra gli elettori di Forza Italia non aumenta, bensì cresce la loro propensione per il No, di 3 punti, al 79%.
Cala poi il Sì tra gli elettori di SEL, dal 32% al 26%, mentre curiosamente aumenta, pur rimanendo minoranza, tra quelli di Lega Nord e FdI, del 5%.
In aumento il Sì anche tra gli elettori dei partiti minori, mentre cresce del 3% il No tra i piddini, dal 15% al 18%.
Il risultato di tutto ciò è una crescita di un punto del No al 40%, un calo analogo della stessa grandezza del Sì
Ora la differenza è del 3%, come due settimane fa. La rimonta del Sì è già finita
Il mood degli elettori è chiaro anche da altre domande, come, quella sull’unità del fronte del No. Salvini ha invitato D’Alema e Grillo in piazza con lui, e secondo la maggioranza relativa degli italiani, il 44%, ha fatto bene. In particolare sono favorevoli l’81% dei grillini e il 94% dei leghisti.
Non solo, il 45% ritiene che abbia ragione Bersani nella sua querelle con Renzi, e solo il 34% è dalla parte del premier.