Venezuela: prime intese tra governo e opposizione
Dopo mesi di inasprimento delle tensioni tra il governo di Maduro e l’opposizione, arrivano i primi segnali distensivi. Le parti sono rimaste al tavolo di negoziazione per un lungo periodo. Nel giro di 24 ore, sia governo che opposizione hanno riconosciuto la controparte come attore valido con cui poter discutere. Il governo chavista riconosce il pieno rispetto e legittimità all’Assemblea Nazionale, da un anno a maggioranza dell’opposizione. Da allora, la paralisi legislativa ha segnato l’incapacità delle forze politiche di far fronte comune. La mediazione di attori politici riconosciuti (come José Luís Zapatero, ex presidente spagnolo) e importanti Istituzioni (Vaticano) hanno permesso la ripresa del dialogo.
Venezuela: c’è intesa sul fronte di crisi alimentare e sanitaria
Il primo punto in cui opposizione e Maduro trovano l’accordo, è nella necessità impellente di fronteggiare la crisi umanitaria. Da mesi, i beni alimentari e sanitari scarseggiano. Il governo ha accusato le opposizioni a più riprese, assicurando che “si tratta di un boicottaggio.” Questa retorica (per il momento) verrà accantonata. Il governo ha rifiutato, per mesi e mesi, l’aiuto umanitario internazionale. La prima concessione di Maduro, quindi, riguarda il tema più importante per la società venezuelana, vessata da una crisi senza fine.
L’opposizione cerca le elezioni anticipate
Il grande e ultimo obiettivo della Mesa de Unidad Democrática è il ritorno anticipato alle urne. Dopo l’annullamento del referendum revocatorio, gli oppositori cercano di forzare il governo al voto anticipato. Maduro non sembra voler cedere alle pressioni. Per il momento, al tavolo di negoziazione, si è evitato l’argomento. Le parti devono – prima di tutto – tornare ad avere una relazione di fiducia mutua. Obiettivo difficile, certo, ma fondamentale per il bene del popolo venezuelano. Come conferma il testo suggerito da Zapatero, sottoscritto dalle parti, “ci compromettiamo a promuovere una azione politica rispettosa, que sradichi e condanni l’odio dalla nostra società, la giustificazione della violenza, l’intolleranza e il suo utilizzo come arma politica”.