Istat: matrimoni in aumento, boom del divorzio breve
C’è chi ancora si sposa. Nel solo 2015 sono stati celebrati in Italia 194.377 matrimoni. Una cifra che segna un trend in crescita rispetto all’anno precedente, che segna uno scarto positivo di 4.600 nozze. L’Istat rende noti i numeri che certificano comunque un calo annuo di quasi 10mila matrimoni tra il 2008 e il 2014. Come abbiamo visto, però, il 2016 promette un’inversione di tendenza con incrementi maggiori già registrati in Piemonte (+8,1%) e in Sicilia (+6,4%), che bilanciano la continua flessione in Molise, Puglia, e Umbria.
Istat: matrimoni in aumento, boom del divorzio breve
Le coppie reggono in media 17 anni
Altro dato che viene fuori è quello anagrafico. Ci si sposa sempre più in là con l’età. Gli sposi celibi hanno in media 35 anni e le spose nubili 32 anni. Altro dato rivelato dall’Istat è la durata del matrimonio al momento della separazione. Le coppie reggono in media 17 anni. La propensione a separarsi rimane bassa nei matrimoni celebrati con rito religioso. In crescita negli ultimi vent’anni la quota delle separazioni dei matrimoni di lunga durata, passati dall’11,3% del 1995 al 23%. Recuperando la prospettiva anagrafica, i mariti hanno mediamente 48 anni e le mogli 45 anni quando decidono di sciogliere il vincolo del matrimonio.
Il boom del “divorzio breve”
Un vero e proprio boom si registra nel ricorso al cosiddetto “divorzio breve”. Le due normative del 2015 che hanno introdotto le maggiori novità nel campo del divorzio, semplificandone l’iter e prevedendone la stipula di accordi extragiudiziali, sono state applicate nel 2015 presso gli Uffici di stato civile con un aumento del 57% rispetto al 2014. Più contenuto l’aumento delle separazioni, solo il 2,7% in più. La legge sul “divorzio breve” ha quindi avuto un impatto drastico nella società e giustizia civile italiana, accorciando da tre anni a sei mesi i tempi in caso di separazioni consensuali o a un anno nei casi di separazioni giudiziali.
Andrea Ficchì