Siria, Assad: Trump alleato naturale contro i terroristi
Siria, Assad: Trump alleato naturale contro i terroristi
Se darà concretezza a quanto preannunciato in campagna elettorale, Donald Trump non potrà che essere un alleato del governo di Bashar al Assad nella lotta al terrorismo. Questa è la posizione del presidente siriano intervenuto per la prima volta sul voto americano in un’intervista all’emittente televisiva portoghese RTP. “Non possiamo ancora essere certi di quello che farà – ha detto Assad – ma se ha intenzione di combattere i terroristi, è ovvio che saremo alleati”.
Siria, Assad: Trump alleato naturale contro i terroristi
Il primo passo dell’alleanza con Mosca
Se il nuovo inquilino della Casa Bianca vorrà combattere il terrorismo, ha continuato Assad, “non potrà che essere un alleato naturale anche della Russia, come dell’Iran”. D’altronde, l’elezione di Hillary Clinton avrebbe con certezza determinato l’intensificarsi delle azioni americane contro Damasco – a partire dall’istituzione di una “no fly zone” sulla Siria – mentre l’indirizzo della politica estera di Trump potrebbe essere di segno completamente opposto. Infatti, da Washington ci si dovrebbe concentrare, per quello che si è potuto capire in campagna elettorale, sul contrasto allo Stato Islamico. Insomma, Assad dovrebbe restare in sella, mentre gli Usa si mettono d’accordo con la Russia (e con Teheran?) per fare fuori l’Isis e stabilizzare la regione. Ma Assad vuole essere cauto: “riuscirà a contrastare gli oppositori di questa strategia all’interno dell’amministrazione e i media che lo criticavano su questo punto?”.
Cosa ha detto Trump sulla Siria?
Trump ha sempre affermato di voler essere un presidente “pragmatico”, in grado di affermare di volta in volta l’interesse americano senza partire da un progetto prestabilito. Forse anche per questo non è stato in grado di fornire un quadro organico del suo programma in politica estera. D’altra parte, nella lunga campagna elettorale che si è conclusa con la sua vittoria, ha seminato qualche indizio che parrebbe confermare le parole di Assad. “Non mi piace per niente Assad, ma Assad sta combattendo l’Isis, la Russia sta combattendo l’Isis, l’Iran sta combattendo l’Isis” aveva detto Trump durante il secondo dibattito verso le presidenziali dell’8 novembre. Dopo l’elezione, intervistato dal Wall Street Journal, il Presidente eletto ha ulteriormente chiarito il punto: “in questo momento stiamo aiutando i ribelli senza sapere minimamente chi sono” mentre “assistere il governo siriano nella lotta contro l’Isis dovrebbe essere una priorità per gli Usa”.