“Per colpa della cyber propaganda io oggi vivo ancora sotto scorta”. A dirlo in un’intervista a Radio Cusano Campus è Cécile Kyenge, ex ministro dell’Integrazione per il Governo Letta.
Kyenge fa riferimento alla denuncia del Pd contro il M5S, accusato di fare cyber propaganda. “Questo è un pericolo su internet. Fa parte di quella strategia che utilizzano molti gruppi, utilizzare qualunque mezzo per riuscire a strumentalizzare ogni cosa. Le istituzioni dovrebbero denunciare questi meccanismi e starne fuori, le bufale non dovrebbero costituire un mezzo per fare politica, purtroppo spesso questo accade. Vogliono strumentalizzare una persona e un tema per vincere a tutti i costi. Recentemente ad esempio un assessore al Comune di Soriano Nel Cimino, Luciano Perugini, mi ha detto delle cose incredibili prendendo spunto da una notizia che mi riguardava che era assolutamente falsa. Bisogna mettere un freno a tutto questo, purtroppo manca una regolamentazione. Servirebbe una regolamentazione anche sui social, perché nascono delle vere e proprie bufale che fomentano l’odio”.
Kyenge: “Più volte attacca dalla Lega Nord”
Odio che contro Kyenge è arrivato soprattutto dagli esponenti della Lega Nord. ” Io sono stata attaccata più volte dalla Lega Nord, non punto il dito contro un solo soggetto ma alcuni partiti utilizzano questo tipo di metodologia per vincere e demonizzare gli altri. Io ancora oggi vivo sotto scorta perché la mia sicurezza è in pericolo. Certe bufale hanno un impatto sulla cittadinanza che voi non potete neanche immaginare. E non dimentico il caso Calderoli, le parole con cui sono stata apostrofata. Da una bufala nascono conseguenze enormi su una persona. E si rischia anche di mettere quella persona nell’insicurezza”.