Sondaggi referendum costituzionale: per Winpoll il no vola
Un gap che cresce ancora. È questo lo scenario dipinto dall’ultimo sondaggio Winpoll per il quotidiano Huffington Post, che analizza – per l’ultima volta, prima dello stop ai sondaggi sancito dalla legge – le intenzioni di voto degli italiani in merito al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Secondo Winpoll, ora il vantaggio del fronte del “no” alla riforma voluta dal governo Renzi è di ben 7 punti, 2 in più rispetto al sondaggio precedente. Cresce in egual misura anche il dato dell’ipotetica affluenza, ora valutata al 57%, a testimonianza – secondo l’Istituto demoscopica – di come in realtà lo svuotamento del bacino di indecisi non sembri favorire il premier in queste ultime battute.
Sondaggi referendum costituzionale: PD e over 65 votano si, il Sud si oppone
Nessuna sorpresa dal punto di vista dell’affiliazione partitica dell’elettorato, a conferma dell’estrema personalizzazione del quesito referendario attorno alla figura del premier. A favore della riforma sono infatti oltre 8 elettori su 10 del PD, uno scenario esattamente opposto a quello presente nelle’elettorato leghista e grillino. Contro la riforma sono anche 2 forzisti su 3, evidentemente rincuorati dall’endorsement di Silvio Berlusconi.
Interessante risulta anche l’analisi dal punto di vista demografico e geografico. Per Winpoll i contrari alla riforma si concentrano principalmente dell’elettorato al di sotto dei 65 anni di età, mentre i più anziani sono in maggioranza favorevoli.
Sul versante geografico, il “no” sfonda soprattutto al Sud – che, evidentemente non a caso, in questi giorni è oggetto da parte del premier di un viaggio istituzionale e di annunci molto importanti sul piano del lavoro e della decontribuzione per le aziende – e al nord-est, mentre uno scenario molto più equilibrato si registra al nord-ovest ed al centro.
Nota informativa: sondaggio condotto il 16-17 novembre su un campione di 1500 casi rappresentativi della popolazione italiana. Metodologia: CAWI.