Arresti domiciliari per Claudio Scajola. Questo è quanto ha disposto, stamani, il Tribunale della libertà di Reggio Calabria per l’ex ministro del governo Berlusconi. I giudici hanno depositato la loro decisione, accogliendo in parte le richieste dei legali dell’esponente del Pdl, Giorgio Perroni e Elisabetta Busuito. Scajola, agli arresti dallo scorso otto maggio, è attualmente detenuto nel carcere romano di Regina Coeli. L’ex ministro sconterà la pena nella sua casa di Imperia, così come disposto dai giudici.
Resta in carcere, invece, Chiara Rizzo, moglie di Amedeo Matacena. Lo ha deciso lo stesso Tribunale della libertà di Reggio Calabria, che ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati Alfredo Biondi e Bonaventura Candido.Quest’ultimo si sta recando in carcere per comunicare la decisione del riesame alla sua assistita. Chiara Rizzo e Scajola sono accusati di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, l’ex parlamentare Pdl, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa e attualmente a Dubai.
In particolare, oltre all’accusa di favoreggiamento, i giudici contestano all’ex ministro di essersi adoperato per favorire la fuga di Matacena in Libano. Circostanza, quest’ultima, smentita dallo stesso Matacena.
Carmela Adinolfi