Cresce sempre di più il debito pubblico italiano: la soglia che ha toccato stamane è paurosa: 2.146,4 miliardi. A renderlo noto è la Banca d’Italia in una nota, parlando addirittura di aumenti dell’indebitamento su base mensile.
Infatti il debito pubblico è aumentato di ben 26,2 miliardi (equivalenti ad una manovra finanziaria più che pesante) ad aprile 2014. La distribuzione di questo aumento mensile è rappresentata da due diverse voci: la prima è l’occorrente della Pubblica Amministrazione (11,3 miliardi), mentre la seconda riguarda l’aumento delle disponibilità liquide del MEF (15,4 miliardi). Poi vi è la voce sull’indebitamento delle amministrazioni pubbliche: ‘solo’ 0,2 miliardi, mentre i debiti degli enti previdenziali è sceso di 0,1 miliardi.
Da Palazzo Koch spiegano come questa flessione del mese di aprile derivi anche dall’esborso nostrano al capitale dell’European Stability Mechanism (quasi 3 miliardi) e dei prestiti erogati dall’European Financial Stability Facility (un miliardo e mezzo). L’istituzione fondata nel 1983 aggiunge alla nota, inoltre, come “l’emissione di titoli sopra la pari, l’apprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei BTP indicizzati all’inflazione (BTPi) hanno complessivamente contenuto l’incremento del debito per 0,5 miliardi”. Ma è tutto il sistema che funziona pressoché male: le entrate tributarie, infatti, tra marzo ed aprile 2014 sono diminuite del 2%.
Daniele Errera