Elezioni USA, le mappe aggiornate con gli ultimi dati – infografiche
I dati sulle elezioni americane continuano ad arrivare. Può sembrare incredibile, ma nel Paese più tecnologicamente avanzato, unica superpotenza, si stanno contando ancora i voti. Fonti indipendenti parlano di un vantaggio di Hillary Clinton di due milioni di voti, il distacco maggiore mai raggiunto nella storia da un candidato che nonostante abbia avuto più voti poi ha perso le elezioni perchè ha avuto meno voti popolari.
Sono i voti arrivati via posta che vengono ancora lentamente contati, soprattutto in Stati popolosi e democratici come California o Stato di Washington.
Il risultato finale però non potrà cambiare: il prossimo presidente sarà Donald Trump. Ma, anche alla luce degli ultimi dati, dove ha avuto più voti? E i risultati migliori?
Elezioni USA, affluenza ai massimi in Minnesota, al minimo nello Utah – infografiche
Un dato di cui si parla poco è l’affluenza, che è stata analoga al 2012, di poco superiore al 2012, ma la differenziazione per Stati è interessate. E’ possibile osservarla nella prossima mappa, dove si può scegliere quale dato visualizzare, per esempio il voto per Trump, per la Clinton, per gli altri candidati minori, e il margine a favore dei democratici nel 2012 e oggi e la differenza tra i due anni.
Si osserva subito che il Paese è diviso tra un Nord che va più volentieri alle urne e un Sud che si astiene più spesso e volentieri. E’ il Minnesota il Paese con la massima affluenza, più del 74%, seguito dal New Hampshire. Lo Utah invece è quello, con il 46,3%, in cui meno americani si recano al voto.
Come abbiamo visto, spesso la bassa affluenza è correlata con la presenza di un risultato scontato, per esempio a New York e in California, non è una regola assoluta, ma è una costante, verificatasi sia nel 2012 che nel 2016.
Le aree dove è prevalso Trump e Clinton sono note, forse meno nota è come è distribuita la differenza tra i risultati del 2012 e del 2016. Qui vediamo in particolare la differenza tra il vantaggio dei democratici nelle elezioni scorse e in quelle di novembre.
Sono pochi gli Stati in cui Hillary Clinton ha fatto melgio di Obama, ma ci sono e sono significativi. California, Stato di Washington, Massachusetts,Virginia che erano già pesantemente democratici (tranne la Virginia), e quindi si tratta di voti in più che non son serviti in realtà. Poi Arizona, Texas, Georgia, Stati che i democratici sperano di strappare in futuro ai democratici grazie all’aumento delle minoranze in queste aree. Nello Utah il fenomeno è legato alla presenza di un repubblicano indipendente che ha assorbito molti voti dei mormoni Si tratta in generale di Stati che hanno avuto una crescita economica maggiore della media. Al contrario di quelli dove la perdita dei democratici è stata pesante, Iowa, West Virginia, North Dakota, e i tre Stati passati a sorpresa con Trump, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania