A 10 giorni dal referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre le testate non possono divulgare alcun sondaggio inerente la consultazione. E quindi agli istituti demoscopici vengono commissionate rilevazioni statistiche di qualunque genere. Una di queste è quella svolta questa settimana da Index Research per la trasmissione televisiva di La 7, Piazza Pulita. Gli intervistatori hanno chiesto agli elettori italiani di associare una parola ad un leader politico di spicco nel panorama italiano. I politici testati sono stati sette in tutto e sono il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, il vicepresidente della Camera e leader in pectore Luigi Di Maio, il Sindaco di Roma Virginia Raggi e l’ex premier Silvio Berlusconi.
Sondaggio Index, Renzi “arrogante” e “bugiardo”, Boschi “bella” ma “compromessa”
Per quanto riguarda i due esponenti di governo – Renzi e Boschi – i pareri sono contrastanti come è naturale in una rilevazione di questo tipo. Il premier, nel complesso, assomma due parole negative come arrogante (11,8%) e bugiardo (9,3%) mentre secondo l’8,6% degli intervistati è un innovatore (anche se non viene specificato se in meglio o in peggio) e comunicatore per il 5,8%. Maria Elena Boschi invece ne esce un po’ meglio da questa speciale rilevazione anche se la parola più gettonata è quella di “compromessa” (15,1%) riferita allo scandalo di Banca Etruria che ha coinvolto anche suo padre Pier Luigi, all’epoca vicepresidente dell’Istituto di credito. Secondo il 12,9% degli intervistati però Boschi è “ambiziosa” e “bella” per il 9,8%.
Nell’alveo del Movimento 5 Stelle sono stati testati i tre esponenti più in vista. La parola più associata all’ex comico Beppe Grillo è quella di violento (14,1%), “ambizioso” anche per Luigi Di Maio (14,5%) e “deludente” per il Sindaco di Roma Raggi (16,4%). Alla prima cittadina della Capitale vengono anche associate le parole “impreparata” (13%) e “inesperta” (8%) nonostante sia considerata “onesta” (10,4%). Su queste opinioni pesa la partenza a rilento della giunta Raggi dopo le elezioni trionfali del giugno scorso.
Tra i leader più amati dagli italiani c’è sicuramente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al netto della sua rigidità (13,3%) a lui vengono associate parole di stima: responsabile (14,8%), autorevole (10,5%) e serio (10,1%).
Infine, Silvio Berlusconi. L’uomo che per almeno un ventennio ha spaccato completamente in due il paese ormai riceve quasi solamente pareri negativi dagli elettori. Oltre a “bugiardo” (11,5%) e “patetico” (8,9%), l’aggettivo che più farà male a Berlusconi è sicuramente un altro: “finito” (10,3%).