Virginia Raggi e Chiara Appendino scendono in campo per il “No” al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Lo hanno fatto insieme, registrando un video nelle rispettive sedi dei Comuni da loro amministrati. Il video è stato pubblicato ieri sul blog di Beppe Grillo con annessa trascrizione. Entrambe hanno annunciato che rinunceranno all’incarico di senatore se dovesse vincere il “Sì” alla referendum costituzionale e quindi dovesse passare la riforma approvata dal Parlamento in doppia lettura.
Referendum, Raggi: rinuncerei alla carica
In realtà Raggi lo ha detto più esplicitamente mentre Appendino lo ha fatto solo capire. “Chiaramente rinuncerei a questo incarico – ha detto la prima cittadina della Capitale–. Io sono estremamente onorata di fare questo lavoro, che tuttavia già svolgo quasi part-time perché nel frattempo sono anche sindaco della città metropolitana di Roma Capitale”. Il sindaco di Torino invece non ha detto chiaramente che non andrà a Roma in caso di varo della riforma ma ha spiegato ai lettori del blog che “oltre all’attuale incarico di sindaco della città di Torino, di sindaco della città metropolitana, io potrei essere chiamata in causa ed essere anche senatrice” e invece “il sindaco deve fare il sindaco, deve rispondere al territorio, e io già impiego moltissima energia così. Dedicare un giorno a Roma, e poi tutto il tempo necessario per studiare gli atti e votarli in modo consapevole, credo che non sia davvero fattibile per un sindaco di una grande città”.
La riforma costituzionale approvata dal Parlamento e su cui gli elettori saranno chiamati a decidere il prossimo 4 dicembre, per la verità, non prevede – al contrario di quanto è stato detto anche da esponenti del fronte del “Sì” – che i 21 nuovi sindaci/senatori siano quelli dei comuni capoluogo (e quindi, in Piemonte e in Lazio, quelli di Torino e Roma). Questo sarà deciso solo dopo l’approvazione della riforma.
Il video registrato da Raggi e Appendino è anche l’occasione per invitare i cittadini per il “No” ai comizi finali di questa lunga campagna referendaria, a Roma il 26 novembre e a Torino il prossimo 2 dicembre.