Francesca Pascale intervistata da Angelo Agrippa per il Corriere del Mezzogiorno parla dei diritti civili per i quali secondo la fidanzata di Berlusconi il centrodestra dovrebbe battersi. Pascale afferma: “Lo dico da cristiana, da cattolica, da donna che vive nella condizione di coppia di fatto: sì alle unioni civili, sì al rispetto per la libertà individuale”.
Alla domanda-obiezione del cronista ‘si dichiara cattolica, ma la Chiesa non è d’accordo’ la fidanzata di Berlusconi risponde: “Cristo ha detto: ama il prossimo tuo come te stesso. Non ha insegnato a fare differenza tra gay ed etero. Ecco, mi piacerebbe se il centrodestra aprisse i suoi orizzonti e affermasse: siamo liberali fino in fondo e non soltanto quando ci interessa o quando ci fa comodo. Va bene rispettare ciò che dice la Chiesa, ma la Chiesa deve rispettare anche la libertà di uno stato laico e non confessionale, altrimenti si sconfina nella discriminazione di chi non è cattolico”.
Francesca Pascale dice “no al bigottismo ipocrita“. “Forza Italia – argomenta la Pascale – è formata da tante anime: anche quella liberale, rappresentata dallo stesso presidente Berlusconi. “Io parlo della mia condizione, ma non soffro se lo Stato non vuole riconoscermela. Anche perché non ne sento il bisogno. Ho scelto io, liberamente, di convivere con un uomo divorziato e mi sta bene così. Certo, mi spiace quando, trovandomi in chiesa, il prete mi guarda dall’alto in basso e punta contro di me il suo indice accusatore per farmi capire che rappresento in quel caso il peccato. Non è quello che cerco dalla Chiesa, non intravedo, in questo atteggiamento, la Parola di Dio.
“Siccome non c’è soltanto la mia condizione, ma anche quella, per esempio, di tante coppie omosessuali che vogliono vivere in pace, è giusto che il centrodestra faccia la sua parte, difendendo la libertà” conclude la Pascale.