Berlusconi: “Voglio ricandidarmi come leader del centrodestra”
Berlusconi vuole le primarie del centro-destra
La Meloni ha annunciato, di recente, che le primarie del centrodestra si terranno il 5 marzo 2017. La leader di Fratelli d’Italia competerà, con assoluta certezza, contro il segretario della Lega, Matteo Salvini. Per il momento, sono questi i nomi più caldi per le primarie. Rimangono le incognite Tosi e Parisi (quest’ultimo impegnato nel nuovo progetto “Energie per l’Italia”). Dalle retrovie, però, prova a riemergere il condottiero della destra della seconda Repubblica: Silvio Berlusconi. Il Cavaliere si dice pronto a tornare – pur alla veneranda età di 80 anni – per comandare la coalizione di centrodestra. “Non ci sarà bisogno di un nuovo leader se sarò nuovamente candidabile” ha affermato. L’ex premier aspetta una sentenza dalla Corte europea di Strasburgo per l’imputazione di evasione fiscale.
Berlusconi cerca di riconciliare il centrodestra
Il Cavaliere e leader di Forza Italia prova a rimettere insieme le varie anime del centrodestra. Se da un lato c’è grande affinità tra Meloni e Salvini, non si può dire lo stesso di Parisi. L’ex candidato sindaco di Milano non solo esclude di allearsi con Salvini e sostenerlo alle primarie, ma rilancia con un partito tutto suo. Lo stesso Berlusconi ha minimizzato sulle chance di Parisi come leader della coalizione e ha sentenziato la sua scarsa appetibilità politica. Ora, però, apre ad un rientro tra i ranghi e auspica una riappacificazione con il leader del carroccio, Matteo Salvini.
La coalizione di centrodestra può vincere solo se rimane compatta
Secondo tutti i sondaggi dei maggiori istituti demoscopici, il centrodestra si attesta in terza posizione, dietro centrosinistra e M5S. Nonostante il recupero – sostenuto specialmente dall’avanzamento della Lega, sulla scia di Trump – la strada è ancora in salita. Le anime di quello che fu il PDL si sono frammentate in varie realtà, con una loro propria identità. Berlusconi proverà a far leva sulla sua esperienza e autorevolezza (riconosciuta dalla coalizione). Ciò nonostante, Matteo Salvini potrebbe non essere poi così contento di questa ennesima discesa in campo del Cavaliere.