Quante volte gli Stati Uniti hanno provato a uccidere Fidel Castro?
Penne tossiche, sigari esplosivi, sicari di ogni genere e femmes fatales. Sono solo alcuni dei metodi escogitati dal governo degli Stati Uniti per uccidere Fidel Castro, il leader della rivoluzione cubana. Leggenda vuole che il Líder Máximo sia sopravvissuto a oltre 600 attentati, aumentando sempre di più la sua fama. Nel 2006 il canale britannico Channel 4 ha prodotto un documentario sull’argomento dal titolo”638 Ways to Kill Castro”. Nel documentario vengono citati il numero esatto di attentati progettati da ogni singolo presidente degli Stati Uniti:
- 38 Eisenhower
- 42 Kennedy
- 72 Johnson
- 184 Nixon
- 64 Carter
- 197 Reagan
- 16 Bush padre
- 21 Clinton
In molti casi, però, è è difficile verificare l’autenticità delle informazioni disponibili.
L’ossessione Castro
Non mancano poi i libri sull’argomento. Nel libro La Obsesión con Castro: Operaciones Encubiertas de Estados Unidos contra Cuba, il giornalista Don Bohning racconta come gli Stati Uniti fossero ossessionati e impauriti dalla vittoria di Casto nel 1959. Dopo la rivoluzione la Guerra Fredda era solo a 90 km dal territorio statunitense. Troppo vicino per far finta di niente.
“La Guerra Fredda e la minaccia comunista – scrive Bohning – non erano più qualcosa di astratto in un mondo lontano; erano alla porte degli Stati Uniti”. Era dunque necessario destabilizzare l’economia e la politica dell’isola caraibica e, se necessario, uccidere i capi della rivoluzione. Come riporta Bohning, inizialmente la Cia non cercò di assassinare Castro, ma di ridicolizzarlo sabotando i suoi discorsi per fargli perdere di credibilità. Fu solo nel 1960, secondo alcuni documenti del Senato americano, che la Cia provò ad uccidere Castro per la prima volta.
La baia dei Porci e l’operazione Mangusta
Nel 1961 1.500 cubani esiliati negli Usa vennero finanziati dalla Cia per combattere i ribelli al potere. L’esito, però, fu disastroso e avvicinò sempre di più i cubani al loro leader. Tra il 1961 e 1972, invece, il presidente John F. Kennedy progettò insieme all’agenzia di intelligence l’Operazione Mangusta (o The Cuban Project). L’operazione portò alla realizzazione in 14 mesi di 5.780 azioni terroristiche e 716 sabotaggi ad infrastrutture economiche cubane. Ma con l’assassinio di Kennedy e la guerra del Vietnam l’operazione Mangusta perse progressivamente di forza e passò in secondo piano. Come la priorità di uccidere Fidel.