Primarie virtuali del centrodestra: vince Matteo Salvini
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, conquista la vittoria nelle primarie virtuali del centrodestra (“indette” da Tempo e Libero). Il segretario generale del carroccio vince di lungo nel ballottaggio con Giorgia Meloni (leader di Fratelli d’Italia). Il leghista ottiene il 59% delle preferenze, contro il 41% della sfidante. Il primo turno (in cui erano presenti molti più nomi, da Toti a Fitto, fino a Silvio Berlusconi) era stato decisamente più incerto.
In quel caso, a vincere (di misura) fu la stessa Giorgia Meloni (23%), precedendo Salvini, Toti e Fitto (quasi appaiati tra 20 e 21%). I quattro si sono accaparrati l‘85% delle preferenze totali. ‘Debacle’ per i moderati. Berlusconi chiuse il primo turno con appena il 5% delle preferenze. Un risultato di certo poco soddisfacente per il leader morale della coalizione di centrodestra. Per Stefano Parisi – promotore di una nuova organizzazione politica, Energie per l’Italia – va solo l’1%.
Primarie centrodestra: Salvini e Meloni si contendono la giuda della coalizione?
I lettori di Libero e Il Tempo (tipicamente affini alla destra tradizionale) hanno espresso il loro parere. Non vincolante, certo, ma potenzialmente indicativo di come potrebbero andare le primarie del 5 marzo. La ‘freschezza’ e la novità che incarnano i due leader, nonostante il loro posizionamento (molto più a destra della destra tradizionale) è un fattore valutato positivamente dall’elettorato conservatore. Anche la componente nazionalista, in questo caso, gioca un ruolo decisivo. Tanto Fratelli d’Italia come Lega Nord sono dichiaratamente eurofobici. La congiuntura politica comunitaria, in questo momento, dà la ragione ai seguaci della linea dura contro l’Europa. Da UKIP a FN (Front Nacional), fino alla vittoria di Trump negli USA. Il vento reazionario e nazionalista giova alle correnti della destra populista.
Primarie virtuali centrodestra: risultati non comprendono una buona parte dell’elettorato conservatore
Se queste primarie virtuali hanno lanciato un importante segnale agli attori del centrodestra, bisogna (in ogni caso) circoscriverne l’efficacia e la sua rappresentatività. Il sondaggio è stato promosso unicamente attraverso la rete. Inoltre, Libero e Il Tempo sono giornali con una prospettiva che va “più a destra della destra”. Combinando questi fattori, si evince che il valore di alcuni candidati (come i moderati Berlusconi e Parisi) possa essere stato sottostimato. Altresì, Meloni e Salvini sono i politici di destra con maggior seguito online: un vantaggio non di poco conto. Lo stesso Salvini ha “chiamato a raccolta” i suoi nel giorno del ballottaggio contro Giorgia Meloni. Alla ricerca di una legittimazione come nuovo leader del centrodestra, il Matteo ‘che sta più a destra’ ci prova anche così. Ogni colpo inferto alla legittimità del Cavaliere è una placca per il nuovo che avanza.