Virginia Raggi supera Matteo Renzi, almeno nella conoscenza dell’inglese. Nell’intervista a 60 Minutes, il programma della rete statunitense Cbs condotto da Charlie Rose, il sindaco di Roma ha sfoggiato un ottimo inglese.
Anche se in tutto il mondo l’inglese è parlato perfettamente come seconda lingua, in Italia ancora ci si meraviglia se una donna giovane e per di più con un incarico pubblico importante mostri una tale padronanza della lingua. Il sindaco di Roma ha pubblicato un breve estratto delle dichiarazioni rilasciate all’emittente americana: “la democrazia è il diritto che il popolo ha di scegliere i propri rappresentanti. Ecco la mia intervista alla Cbs dove #IoDicoNo al referendum”.
E il confronto va subito a Matteo Renzi. Anche se nell’ultimo 60 Minutes dedicato al referendum del 4 dicembre l’inglese del nostro primo ministro sembra migliorato rispetto alle prime apparizioni, il confronto con la Raggi vede il premier in netto svantaggio.
Ma facendo altri paragoni, a parte il sindaco Ignazio Marino (che per molti anni ha lavorato negli Stati Uniti), l’inglese di Virginia Raggi non sembra avere rivali. Basti ricordare Francesco Rutelli e il suo “please, visit Italy, the best country in the world” pronunciato con un perfetto accento romano. Fuori da ogni paragone Gianni Alemanno, che pur di non affrontare il ‘test d’inglese’, ha sempre utilizzato la traduzione simultanea.