Referendum costituzionale e sondaggi clandestini: la fantasia dei sondaggisti pirata
“Nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto” recita il comma 1 dell’articolo 8 della legge n. 28 del 2000, la normativa sulla par condicio. Fin dalla sua pubblicazione, in molti hanno trovato modi curiosi per aggirarla. E, visto che la fantasia del genere umano non ha limiti, ad ogni votazione assistiamo a novità originali, al limite dell’assurdo e al limite del legale. Se aggiungiamo che il passare degli anni è direttamente proporzionale allo sviluppo del web e alla sua accessibilità da parte dei più, sarà ancora più semplice capire quello che sta accadendo in questi giorni in vista del tanto atteso “scontro” tra il fronte del “sì” e il fronte del “no” al referendum costituzionale di domenica.
Referendum costituzionale e sondaggi clandestini
Il fenomeno riportato nel seguente articolo prende il nome di “sondaggi clandestini o segreti”. La pratica, in voga fin dagli inizi del nuovo millennio, è stata “istituzionalizzata” durante la campagna elettorale del 2013 da Andrea Mancia e Simone Bressan, giornalisti e co-titolari del blog RightNation, che iniziarono ad utilizzare la metafora dell’ippica per dare informazioni sull’andamento dei sondaggi delle ultime elezioni politiche. Ed è proprio sull’ultimo post pubblicato ieri sul blog RightNation che si leggono alcune delle ultime informazioni utili riguardo all’andamento dei sondaggi del referendum del 4 dicembre prossimo: “Una corsa clandestina e semi-notturna si è tenuta qualche giorno fa all’Ippodromo de la Technique, in vista del GP de la Constitution in programma il 4 dicembre. A sfidarsi in questo impianto … sono stati come sempre Assemblage Hétéroclite – a cui è riconducibile il fronte del no – e Truie Blessée – a cui è riconducibile il fronte del sì -”, si legge sull’ultimo post del blog RightNation. “ORDINE D’ARRIVO: Assemblage Hétéroclite 55,0″; Truie Blessée 45,0″”.
Ma la metafora ippica è solo una delle tante adottate per questo referendum dai sondaggisti pirata. Un altro sito rappresenta lo scontro referendario come una sfida di vendite tra case automobilistiche. Ieri il New board (fronte del “sì”), sostenuto dalla casa automobilistica Renzault, alleata della Alfanetta e Romeo e della Flaviarth, era sceso di 3,8 punti percentuali rispetto a due giorni prima, assestandosi sul 45%. Nel contempo l’Original board (il fronte del “no”), sostenuto dalle case produttrici Bugrilli, Silfiat, Demarcedes e Saablini, e dai nuovi soci Fordina, Civaniti e George Rover, saliva al 55% dei consensi.
Ma ippica e automobili non bastavano. Ed ecco subito un poco conosciuto conclave, che vede San Simplicio (facilmente identificabile con il fronte del “sì”) e San Norberto (fronte del “no”) contendersi il soglio di Pietro. Ad oggi, i porporati che scelgono il primo sono aumentati a 48, mentre quelli che designerebbero San Norberto, nonostante siano sempre in vantaggio, scendono a 52.
Referendum costituzionale, la classifica di calcio
Per concludere questa breve panoramica, il sito “comitatoperilno” pubblica la classifica del campionato calcistico che vede un testa a testa tra NOvara e SIena. Si legge “Con grande impegno ed abnegazione, lavoro e qualità, il 18 novembre, il NOvara si era portato a + 8 sul SIena salvo poi accusare una flessione nella settimana successiva a quella data”.
Se l’obiettivo del comma 1 dell’articolo 8 della legge sulla par condicio era ed è quello di evitare il condizionamento degli elettori attraverso i sondaggi, è difficile non osservare che i sondaggi clandestini neutralizzano l’effetto della norma succitata, vista anche la loro forte appetibilità che gli assicura un seguito sempre crescente.
Camilla Ferrandi