La galassia dei social aveva predetto la vittoria dei Leave al referendum sulla Brexit e in qualche modo aveva pronosticato anche il trionfo di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane.
Sarebbe quindi sbagliato non tener conto di quello che dicono gli istituti che analizzano le “voci” provenienti dal web.
Secondo gli analisti della Expert System, che hanno analizzato le interazioni sul web del referendum costituzionale, il Sì ha recuperato molte posizioni sul No arrivando quasi a pareggiarlo. Analisi confermata anche da un’altra società specializzata in questo campo, la Ben Research che però ha allargato la ricerca anche all’online e non solo sui social. In tutto sono stati analizzati 1,6 milioni di messaggi e 8,1 milioni di interazioni ed anche i trend di Google, ovvero i temi più dibattuti sul web. Ebbene, secondo Ben Research il No è sceso al 51,4%.
Referendum costituzionale, il sorpasso di Renzi (sul web)
Un trend confermato in parte anche da Predata, azienda che si occupa di analisi dei flussi delle campagne digitali. Interpellata da Il Foglio, la società ha divulgato un grafico che dice molte cose.
La campagna digitale avviata dal premier Renzi (probabilmente in accordo con il guru Jim Messina) ha sorpassato quella del No. E come diceva Agatha Christie, “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”.