Colombia: è cominciata l’implementazione dell’accordo di pace. Ecco come.
Dopo il fallimento del plebiscito di pochi mesi fa, il governo e le FARC ci hanno riprovato. Il nuovo accordo di pace è stato firmato dopo poche settimane. Un accordo stipulato non ‘ex novo’, in quanto lo scheletro di quello sottoposto a referendum è rimasto praticamente inalterato. Le FARC potranno prendere parte alla vita pubblica della Colombia e costituirsi in partito politico. Anche il regime giudiziario sarà di carattere speciale. È proprio il trattamento speciale, riservato ai guerriglieri delle FARC, che ha fatto sollevare prepotentemente l’opposizione – capitanata dall’ex-presidente Álvaro Uribe Vélez -. L’ex presidente ha voluto rimarcare la sua ferma posizione, dicendo ‘No’ a questo accordo. Uribe vorrebbe pene severe per i guerriglieri, oltre a una maggior compensazione per le vittime. La stessa questione di lasciar aperta la possibilità, alle FARC, di fare politica attiva e costituirsi in partito, preoccupa l’ex presidente.
Le fasi dell’implementazione dell’accordo, che porterà la pace in Colombia
In più di un’occasione abbiamo rimarcato la speranza e l’attesa per la fine di una guerra durata 52 anni. Un conflitto che si trascina una scia di sangue e dolore. Oltre 220.000 vite spezzate e milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case. La popolazione maggiormente colpita dalla guerriglia è quella rurale, quella che (in larga maggioranza) ha votato ‘Si’ all’accordo di pace. Stavolta non si passerà da nessun plebiscito. Juan Manuel Santos opta per la ratifica attraverso un veloce processo parlamentare. Dopo la firma dell’accordo tra i rappresentanti delle due fazioni, il Congresso ha ratificato rapidamente l’atto. Da ieri è ufficialmente cominciato il processo che porterà alla pace definitiva in Colombia.
La prima fase dell’accordo durerà dal 1/12 fino al 30/12. In questi 30 giorni, i guerriglieri delle FARC (si stima che siano sulle 7.000 unità) dovranno concentrarsi in zone designate. Queste aree di concentramento temporanee serviranno per poter osservare l’effettiva e definitiva smilitarizzazione del gruppo (la cosiddetta fase di disarmo). Questa è la seconda fase dell’accordo, che si produrrà entro i 150 giorni dalla ratifica del Congresso. Da quel momento, le FARC cesseranno di esistere come gruppo armato illegale.
Accordo di pace Colombia: le difficoltà sulla amnistia per i guerriglieri
La grande incognita risiede nell’amnistia che dovrebbe concedere il governo ai guerriglieri attualmente sotto custodia. Le FARC di Tymoshenko non transigono su questo punto e, fino a quando tutti i compagni d’armi rivoluzionari non saranno liberati, non procederanno alla fase finale del disarmo. Il governo è titubante ma sembra disposto a cedere alla richiesta, pur di non gettare al vento l’accordo su cui si è basata la presidenza Santos. Il premio Nobel per la pace dovrebbe riuscire a portare a termine la sua più grande promessa elettorale, nonostante una stoica opposizione.