Sondaggi elettorali IPSOS, il primo post-referendum: M5S distanzia il PD
La prima rilevazione post-referendum (8 dicembre) dell’istituto di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera rileva l’avanzata del Movimento 5 Stelle, che raggiunge livelli di gradimento record. Il PD, stando alle rilevazioni, è indietro di 2 punti e lotta con l’area di centrodestra. L’ago della bilancia potrebbe essere nuovamente il partito centrista di Angelino Alfano (NCD). Nonostante abbia dichiarato la sua dissoluzione, è probabile che questi converga su un altro partito di centrodestra (tra UDC e Forza Italia).
Sondaggi elettorali post-referendum: per IPSOS, M5S al 31,5%, PD+SI al 33%, Centrodestra con Alfano al 32,5%
Il primo partito d’Italia rimane, stabile, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. I pentastellati si mantengono sopra il 30% delle preferenze arrivando al 31,5%. A ruota, segue il PD con il 29,8% delle preferenze. Molto indietro i partiti di centrodestra, scomposti in più anime. Le maggiori sono Forza Italia e Lega Nord, entrambe appaiate a 11,9%. Bene il partito di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) che raggiunge un onorevole 4,8%. Il partito di Alfano e Verdini non arriva al 4%, fermandosi a un paio di decimali di distanza da una delle possibili soglie per la nuova legge elettorale.
Vedendo i dati nel congiunto, si può notare un sostanziale equilibrio tra i tre grandi schieramenti. L’attuale centrosinistra – composto da PD e SI – arriverebbe a un 33%. Il Movimento 5 Stelle, da solo, ci va vicino. Infine, il centrodestra – includendo il partito di Alfano – arriverebbe al 32,5%. Il Paese risulta spaccato in tre, proprio come alle politiche di febrbaio 2013. Da allora, si sono succeduti i governi Letta, Renzi e, per ultimo, Gentiloni. Si evince che – considerando lo scarso margine tra le forze politiche – la legge elettorale assume un ruolo centrale ed è tra le maggiori priorità del Paese.
Sondaggi IPSOS: grave insufficienza su gradimento di Renzi e operato del governo
L’indice di gradimento del governo e l’indice di gradimento di Renzi vanno praticamente a braccetto, segno della personalizzazione mediatica dello stesso esecutivo. In centesimi, Renzi ottiene un 37/100. Va leggermente meglio all’operato del governo, che si assesta a 39/100.