La politica a colpi di bufale, il caso Gentiloni: “Gli italiani devono fare sacrifici”

Pubblicato il 14 Dicembre 2016 alle 19:23 Autore: Ilaria Porrone
Paolo Gentiloni

Oltre 10mila condivisioni in poche ore: è questo il risultato raggiunto dalla pseudo dichiarazione del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dopo aver accettato l’incarico di Governo. La dichiarazione ‘choc’ viene riportata da Libero Giornale, un sito satirico che, come viene specificato nella descrizione: “propone contenuti satirici ed ironici” e “le notizie riportate su questo sito, sono frutto di fantasia, tranne ove specificato”.

Le dichiarazioni (non dette) da Gentiloni

Come si legge nel post, le dichiarazioni del neo premier sembrerebbero lasciare poco spazio alle interpretazioni: “non è un periodo storico facile per l’Italia, siamo in crisi da diversi anni e ormai la crescita dello zero virgola è nulla in confronto a quella di altri paesi europei’” – un discorso improntato a scuotere le coscienze degli italiani, quasi ai limiti dell’insulto: “basta ipocrisie, sono tutti finti poveri e io sono già scocciato di questo piagnisteo, – si legge ancora nel post – rimboccarsi le maniche per il futuro del Paese, qualche sacrificio non ha mai ammazzato nessuno, solo così l’Italia tornerà a primeggiare in Europa” – e ancora: “Ma per ritornare ad essere veramente competitivi gli italiani devono fare dei piccoli sacrifici quali smettere di lagnarsi sui social e poi fare la fila per comprarsi l’ultimo iPhone o insultare i protagonisti di #Riccanza per poi fare tavolo in discoteca in 40 per potersi permettere una bottiglia di DonPero. Risparmiassero 10 euro in più al mese, così potrebbero campare dignitosamente”.

Dichiarazioni che avrebbero suscitato lo sdegno degli italiani, peccato provenissero da un sito che specifica: “qualunque riferimento a persone o fatti reali è da intendersi a scopo parodistico, e non si propone come fonte di informazione giornalistica”. Un particolare che però non sembra preoccupare gli oltre 10 mila del popolo della rete che hanno contribuito a diffondere le ‘parole choc’. Tra i numerosi indignati, oltre ad una buona dose di insulti, si leggono commenti come: “facile parlare con lo stipendio che si ritrova” e “la mafia delle falsità”. Poco importa se qualche commentatore abbia prontamente pubblicato la smentita di bufale.net, sito che si impegna a smentire tutto ciò che di falso circola in rete.

L'autore: Ilaria Porrone

Classe 1987, vive a Roma. Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Appassionata di storia e comunicazione politica, nel tempo libero è una volontaria della ONG Emergency. Collabora con Termometro Politico dal 2014. Su twitter è @IlariaPorrone
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