Nella tarda serata di ieri Giuseppe Sala si è autosospeso da Sindaco di Milano dopo aver appreso di un’indagine a suo carico per falso ideologico e falso materiale nell’indagine sulla “Piastra dei Servizi” di Expo, l’appalto più rilevante di tutta l’Esposizione Universale conclusa lo scorso autunno. Ad annunciarlo è stato lui stesso in una nota. Come scrive il Corriere della Sera, l’indagine comprende altre sei persone: ai cinque già iscritti nel registro degli indagati – i due ex manager di Expo, Angelo Paris e Antonio Acerbo, l’ex Presidente della Mantovani spa, Piergiorgio Baita, e i due imprenditori Ottaviano ed Erasmo Cinque – si sono aggiunti ieri proprio l’attuale Sindaco di Milano e il costruttore Paolo Pizzarotti. L’inchiesta, oggetto negli scorsi mesi di un duro scontro tra le toghe della Procura di Milano, riguarda l’appalto della Piastra dell’area di Rho Pero vinto dalla ditta Mantovani con un ribasso del 42% (149 milioni di euro).
Sala: mi autosospendo da Sindaco
Poco dopo le 23 di ieri l’Ufficio Stampa del Comune di Milano ha diramato questa nota scritta proprio da Sala:
Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla Piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di Sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina nelle mani del Prefetto di Milano
Expo, l’inchiesta della Procura di Milano
Secondo quanto scrive Repubblica, gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria avrebbero rilevato – seppur “con gradi di responsabilità diversi” – un comportamento non “irreprensibile e lineare” da parte dell’allora amministratore delegato di Expo, Beppe Sala, del responsabile del procedimento Carlo Chiesa e del general manager Angelo Paris. Il reato sarebbe stato commesso il 30 maggio 2012.
L’indagine era partita nel 2012 ed era stata oggetto di uno scontro tra l’allora Procuratore, Edmondo Bruti Liberati (oggi in pensione) e l’aggiunto Alfredo Robledo (poi trasferito a Torino). La Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione per i cinque indagati ma il Giudice per le Indagini Preliminari (Gip), Andrea Ghinetti, lo scorso ottobre non aveva accolto la richiesta e convocato le parti – come prevede l’articolo 409 del codice di procedura penale – per decidere se archiviare o richiedere nuove indagini. Però poi la Procura generale aveva strappato la competenza dell’indagine alla Procura e chiesto, tramite il sostituto Felice Isnardi, una proroga di sei mesi per concludere le indagini. Adesso a Palazzo Marino si insedierà temporaneamente la numero due, Anna Scavuzzo, renziana di ferro e in Consiglio Comunale dal 2011.
Giacomo Salvini
Twitter @salvini_giacomo