Il Movimento 5 Stelle rimane stabile primo partito secondo la nuova rilevazione di Index Research per Piazza Pulita. Dalla scorsa settimana, i grillini guadagnano uno 0,3% mentre il Partito Democratico perde lo 0,2% così da far aumentare la forbice tra i primi due partiti secondo le intenzioni di voto degli italiani. Il distacco ad oggi è del 4,3%. Più o meno stabile la Lega Nord di Matteo Salvini all’ 12,2% mentre cala ancora Forza Italia che perde lo 0,3% rispetto a una settimana scorsa (11,6%). Stabili intorno al 4% anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Sinistra Italiana, mentre NCD continua a non raggiungere la soglia del 3% prevista dall’Italicum, nonostante i tre ministeri di peso (Esteri, Salute e Ambiente). La vittoria del “No” al referendum quindi sembra aver dato ancora di più una spinta al Movimento di Beppe Grillo che può davvero rivendicare la vittoria dello scorso 4 dicembre.
Ma sulle capacità di governo del M5S gli italiani si dividono. Secondo il 45,9% degli intervistati il Movimento 5 Stelle sarebbe pronto per governare il paese contro un 37,5% di contrari. Rimane un 17% di indecisi che non si sono ancora fatti un’idea sulle capacità amministrative del Movimento che oggi governa alcune città importanti come Roma, Torino e Livorno. A contribuire a questa spaccatura nell’elettorato sono soprattutto le beghe riguardanti il Campidoglio e il Sindaco Virginia Raggi. E l’arresto per corruzione del suo fedelissimo Raffaele Marra potrebbe far cadere definitivamente l’ex avvocato, ridimensionando le ambizioni di governo del Movimento.
Index ha testato anche l’opinione degli italiani sulla piattaforma programmatica del Movimento e sulla possibilità di alleanze con le altre forze politiche. Quasi 9 intervistati su 10 (86,4%) pensano che il Movimento 5 Stelle non possa essere definito di destra o di sinistra, contro un 4,6% che definisce i grillini di “destra” e il 4,1% di “sinistra”.
Inoltre, secondo il 75% degli intervistati, il Movimento non dovrebbe allearsi con nessuno per non perdere il proprio carattere originario fatto di “purezza” rispetto alle compromissioni con gli altri partiti. Il 5,9% pensa invece ad un’alleanza con la Lega legati dal tema dell’euro e solo lo 0,1% ad un accordo con il PD, il vero nemico dei grillini in Parlamento. Insomma, i tempi della “non sfiducia” e degli streaming tra Bersani e la coppia Crimi/Lombardi sembra essere ormai acqua passata.