Ruby ter riparte da Berlusconi, Pm chiedono processo per il cavaliere
Ruby ter riparte da Berlusconi. Pm chiedono processo per il cavaliere
Berlusconi torna in scena e lo fa come di consueto. Gli ambiti di azione e di “gossip” sono sempre gli stessi: la politica, la tv e la giustizia. Per quanto riguarda la prima, è sotto gli occhi di tutti lo strenuo impegno del cavaliere nel rilanciare sé stesso sulla scena pubblica, cercando di farsi paladino di un fronte azzurro che possa catalizzare tutte le forze conservative in vista delle nuove elezioni. Per quanto riguarda l’ambito televisivo, è notizia di mercoledì la conquista del 20% del capitale di Mediaset da parte di Vivendi a scapito della famiglia Berlusconi.
Ruby ter riparte da Berlusconi. Pm chiedono processo per il cavaliere
Ma ieri, il leader di Forza Italia è tornato alla ribalta anche su uno dei terreni a lui più consoni: quello della giustizia e delle aule di tribunale. Il procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno ribadito, davanti al gup Carlo Ottone De Marchi, la richiesta di rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari nel procedimento cosiddetto “Ruby ter”.
Ieri l’udienza preliminare a carico del leader di Forza Italia è ripartita ‘da zero’ dopo che il gup Laura Marchiondelli, circa due mesi fa, accoglieva la sua richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute e rinviava a giudizio Ruby e altri 22 imputati. In questo modo, il giudice Marchiondelli si era di fatto resa incompatibile a pronunciarsi sull’ex premier.
Infatti, secondo la giurisprudenza, un giudice non può esprimersi su un imputato dopo essersi già pronunciato nei confronti di altre persone per gli stessi fatti. Ecco perché l’udienza preliminare a carico di Berlusconi si è di fatto azzerata ed il procedimento è ripartito ieri davanti ad un giudice diverso, il gup Carlo Ottone de Marchi. Ma la richiesta dei magistrati rimane sempre la stessa: mandare a processo il cavaliere, accusato di aver corrotto, con circa 10 milioni di euro, i testimoni (i partecipanti ai festini di Arcore) nel “processo Ruby”, procedimento giudiziario in cui era imputato per concussione e prostituzione minorile, e che si concluse, a marzo dello scorso anno, con la sua assoluzione definitiva.
La decisione del gup De Marchi sulla richiesta di mandare a processo Berlusconi arriverà in una delle prossime udienze ancora da fissare. Questa è stata rimandata per l’assenza, ieri in aula, dell’avvocato ufficiale di Berlusconi, Franco Coppi, impegnato in altro processo a Roma. Il procedimento sarà dunque rinviato per dare la possibilità all’avvocato Coppi di prendere la parola prima della decisione del giudice.
Camilla Ferrandi