Italia: buona la prima, ma che brutta difesa
L’Italia continua la serie positiva nelle gare d’esordio ai mondiali battendo due a uno gli inglesi di Hodgson. I gol di Marchisio e Balotelli fanno ottenere agli azzurri i primi tre punti in classifica e mettono alle strette l’Inghilterra che, già giovedì, sarà alle prese con uno scontro dentro/fuori con l’Uruguay, uscito inaspettatamente sconfitto dal match contro la Costa Rica.
La prestazione degli uomini di Prandelli si può definire, nel concerto, più che sufficiente anche se, e lo si sapeva, la coppia centrale Barzagli – Paletta non garantisce una copertura ottimale. Sarà necessario attendere il rientro di De Sciglio ed il conseguente ritorno al centro della difesa di Chiellini, non proprio a suo agio sulla fascia sinistra, per non avere i brividi ogni qual volta l’attaccante avversario prende palla. Ottimo l’esordio di Darmian sull’out destro: tiene a freno Rooney e, anzi, trova ancora più spazi per le sue percussioni che animano il gioco dell’Italia. Ottima, invece, la prestazione del centrocampo mentre Balotelli, nascosto dietro le quinte nel primo tempo, si risveglia nella seconda parte di gara giusto in tempo per firmare la rete, grazie ad un assist al bacio di Candreva, del definitivo 2 a 1.
Prandelli, a fine gara, non ha parlato molto della difesa ballerina (eufemismo), ma ha speso parole di elogio per Darmian, Sirigu e Verratti: “Buffon si è fatto male ieri, non c’erano i tempi per recuperarlo stamattina, ma la sua distorsione è risolvibile in qualche giorno, non so quantificare. Sirigu, comunque, è stato bravo, non per niente è uno che gioca la Champions da protagonista. La catena di destra ha funzionato molto bene. Darmian non ha solo entusiasmo, è uno che capisce bene cosa voglio. Verratti? A un certo punto, ho avuto bisogno delle caratteristiche di un grande giocatore come Thiago Motta. Ora dobbiamo battere la Costa Rica, altrimenti non avremo fatto niente. Nessuno la considerava, chi non conosce le squadre fa i pronostici tanto per farli, e invece eccola qua. Ma avremo tempo di parlarne”.