“Ho fatto, evidentemente, la scelta sbagliata. Chiedo scusa per aver deluso le persone che mi hanno dato fiducia e che ho mancato di rappresentare in questi quattro giorni. Chiedo scusa al Partito Democratico, che nulla c’entra con questa spiacevole vicenda personale, e ai suoi iscritti. Chiedo scusa ai colleghi del Consiglio Regionale del Veneto, perché è solo con il costante lavoro di tutti che si possono raggiungere gli obiettivi prefissati”. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, alla fine le scuse di Alessandra Moretti sono arrivate direttamente dalla sua pagina facebook. L’ex parlamentare europea e candidata per il PD alle ultime Regionali in Veneto, martedì scorso, era stata travolta dalle polemiche per un viaggio in India mentre il Consiglio Regionale si trovava a discutere della legge di bilancio. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da diversi giornali, la Moretti avrebbe giustificato così la sua assenza a Palazzo Ferro Fini: “motivi di salute”. Ma lei, ieri, ha smentito: “non mi sono messa in malattia, come sostiene qualche malalingua, non sono stata presente in aula e pertanto non ho percepito alcun gettone di presenza, come previsto dal regolamento del Consiglio Regionale per i consiglieri assenti”.
In realtà era stata la stessa Moretti – sconfitta clamorosamente nel 2015 dall’attuale governatore Luca Zaia (Lega Nord) – a pubblicare su Instagram una foto in un tempio di Jaipur (India) in mezzo donne e bambini, con tanto di terzo occhio. Descrizione dello scatto: “Un viaggio che apre gli occhi sul mondo”. E la malattia? “Ho avuto la febbre, poi sono partita per l’India, mi sono riammalata e adesso sto rientrando” ha provato a chiarire la capogruppo PD in Consiglio Regionale. “Poco prima di partire sono stata male, ho avuto l’influenza – ha continuato Moretti a Radio Capital –, poi sono partita perché il viaggio era programmato da tempo”. Il viaggio dell’ex parlamentare europea, prima bersaniana poi fedelissima di Renzi, aveva assunto i connotati di una vera e propria missione istituzionale: oltre a lei, infatti, al matrimonio di Jorge Sharma, un noto imprenditore orafo, era presente anche l’assessore alla Sicurezza del Comune di Vicenza, Dario Rotondi. “Vale più una settimana qui (in India, ndr) che un anno a Palazzo” si era giustificata la Moretti al Fatto Quotidiano.
Ieri la capogruppo PD in Regione è tornata e, come ha scritto il Giornale di Vicenza, ha dovuto fare i conti con i compagni di partito a cui aveva comunicato in chat la sua assenza per malattia. Qualcuno, scrive ancora il giornale veneto, chiede il passo indietro di Moretti. A rendere più pesante la posizione dell’ex parlamentare europea ci si mettono anche i dati sulle presenze in aula dei Consiglieri Regionali: Alessandra Moretti è la Consigliera con più assenze (27%) dopo il governatore Luca Zaia (15%), che però ha responsabilità di governo in Regione.
(Fonte: Consiglio Regionale del Veneto)
Moretti e lo stile “ladylike”
Questa non è la prima gaffe che travolge Alessandra Moretti. Nel novembre di due anni fa, in un’intervista al Corriere Tv, la candidata alle Regionali aveva parlato di “stile Ladylike” ovvero quello delle politiche – lei compresa, ovvio – “belle, brave e intelligenti”, da contrapporre allo stile “austero” di donne come Rosy Bindi. Alle europee del maggio 2015, la Moretti era stata più che doppiata al primo turno dal candidato della Lega Nord, Luca Zaia.
Giacomo Salvini
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