“Marra non mi ricattava. Non temo nè le sue parole nè l’esposto di Raineri”. A dirlo ai giornalisti è la sindaca Virginia Raggi, finita nel calderone delle polemiche dopo il recente arresto dell’ex capo del personale del Comune di Roma, Raffaele Marra. E proprio sulla legittimità degli atti adottati da quest’ultimo, il primo cittadino della Capitale avrebbe chiesto una verifica interna. La mossa potrebbe però non bastare alla prima cittadina della Capitale che rischia di finire indagata per la nomina a responsabile del Turismo per il Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele. A rivelarlo è il Corriere della Sera che parla di “strada” ormai “tracciata”. Verosimilmente però una decisione sulla Raggi verrà presa solo dopo le feste natalizie e quindi a gennaio.
Il cavillo che può metterla nei guai l’ha fornito lei stessa nella relazione inviata all’ autorità Anticorruzione. Perché al momento di chiedere se fosse regolare la nomina a responsabile del Turismo per il Campidoglio di Renato Marra – fratello di Raffaele, il capo del Personale finito in carcere venerdì scorso per corruzione – la sindaca ha specificato di aver avviato una «procedura non comparativa».
Ma si tratta di un iter non previsto quando esiste la possibilità di incorrere nel conflitto di interessi, come in questo caso. E dunque appare pressoché scontato che domani – al termine della riunione già convocata dal presidente Raffaele Cantone – gli atti saranno trasmessi ai magistrati che indagano proprio sulle nomine decise da Virginia Raggi. Anche tenendo conto che in Comune lavora come funzionaria pure Francesca Marra, sorella dei due.
Il dossier inviato all’Anac ricostruisce la vicenda relativa a Renato Marra, specificando che la nuova amministrazione comunale per rinnovare tutti gli incarichi di vertice «ha svolto, per la prima volta nella storia dell’Ente, procedura di pubblico interpello rivolta a tutti i dirigenti di ruolo». In questo caso bisogna dunque valutare le richieste e i curriculum, privilegiando chi ha i requisiti per svolgere il lavoro richiesto.
E al momento sembra escluso che questo sia accaduto per Renato Marra, visto che non aveva mai avuto esperienze specifiche nel settore del Turismo avendo ricoperto fino a quel momento la carica di vicecapo della polizia locale. Quando tutti gli atti saranno trasmessi in procura, si valuterà la posizione di Raggi. Raggi non è ancora indagata, ma la strada sembra tracciata, quantomeno per svolgere ulteriori accertamenti.