Bilancio bocciato: giunta Raggi nuovamente nel mirino della critica
Bilancio bocciato. Giunta Raggi nuovamente nel mirino della critica
Continuano le grane per il Sindaco di Roma. Ogni giorno un problema più grave sfida un’amministrazione sempre più in difficoltà. Ieri l’organo di revisione economico-finanziaria (Oref) ha bocciato il bilancio previsionale 2017-2019 capitolino perché, come si legge nel parere addotto dallo stesso, “ritiene non sufficienti gli spazi di finanza pubblica necessari al rispetto dell’equilibrio finanziario in relazione alle necessità che potrebbero rivelarsi rispetto al riconoscimento dei debiti fuori bilancio ed esprime parere non favorevole, sulla proposta di approvazione del bilancio di previsione 2017-2019 e relativi allegati”.
Bilancio bocciato: ecco perchè
Il problema principale, a detta dell’Oref, sarebbe “una non corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, dalle passività derivanti dalla gestione delle partecipate, dalla realizzazione della linea metropolitana C e dall’ammodernamento di quelle esistenti”. Ovvero, per dirla in termini più semplici, una scarsa previsione di spesa per alcuni capitoli importanti per il Campidoglio.
Per quanto riguarda le entrate, l’Oref ribadisce la necessità di effettuare, a cadenze trimestrali, la verifica delle stesse per “garantire così un monitoraggio periodico della riscossione dei canoni correnti e pregressi”. Inoltre, incalza: “la mancanza di coordinamento tra le strutture rende più difficile la realizzazione di un adeguato controllo comportando con esso anche oneri aggiuntivi. Ci si riferisce in particolare alla mancata rilevazione della previsione degli interessi moratori derivanti dalla tardività dei pagamenti e dall’ingente contenzioso in essere che genererebbero un ulteriore carico di debiti fuori bilancio” concludono i revisori. È il presidente del Consiglio comunale di Roma ad annunciare, ieri, il parere dell’Oref, sospendendo così la seduta dell’assemblea e convocando i capigruppo.
L’iter del bilancio, dunque, deve ricominciare da capo e con scarsissime probabilità potrà essere approvato entro il 31 dicembre. È da ricordare, però, che in base alla Legge di Bilancio (art. 64, comma 9) per gli enti locali è prevista una deroga al termine, slittabile al 28 febbraio dell’anno seguente. Si tratta comunque di una sconfitta politica per il M5S, da aggiungere a tutto il turbinio di questi giorni, di cui la giunta Raggi è indiscussa protagonista e, con essa, tutto il partito cinque stelle.
Raggi sotto il fuoco incrociato: gli attacchi da sinistra….
Il parere negativo dell’Oref del Campidoglio ha scatenato le critiche da parte delle opposizioni. “E’ una bocciatura clamorosa”, bolla Michela Di Biase, capogruppo Pd del consiglio comunale romano, sottolineando che “non era mai successo. Ora – continua la democratica – riportino la discussione sul bilancio in Aula e facciano quadrare i conti. La grande tessitura che dicevano sul bilancio non c’è stata, si rimettano al lavoro in tempi brevi». Anche Stefano Fassina, leader di Sinistra Italiana e consigliere comunale di Sinistra per Roma, è molto critico nei confronti della giunta Raggi, non lasciandosi sfuggire un appello alle dimissioni: “Io chiedo – spiega – a questa amministrazione, a chi ha la responsabilità politica massima nel Movimento 5 Stelle di mettersi una mano sulla coscienza e ricordarsi che non è un teatrino, che c’è un città che va amministrata, e verificare se hanno le condizioni politiche e amministrative per andare avanti a me pare che le condizioni siano davvero scarse”.
…. e da destra
Sulla stessa linea, il centro-destra: “È un atto incredibile, non c’è mai stato un parere negativo dell’Oref” dice il capogruppo di Fdi-An Fabrizio Ghera. “Se i Cinque stelle non sono in grado di governare – continua – ne devono prendere atto, fare un passo indietro e dare di nuovo la parola ai romani, loro che davano lezioni di amministrazione a tutte le amministrazioni precedenti”. Nell’opposizione c’è anche chi fa trasparire che la bocciatura poteva essere evitata. A detta del segretario dell’Aula Giulio Cesare, il consigliere di opposizione Alessandro Onorato (Lista Marchini), infatti “l’ex ragioniere generale Stefano Fermante – dimessosi a settembre – li aveva avvisati, ma la giunta Raggi ha sottovalutato la vicenda”.
Giunta in crisi, senza figure amministrative e politiche determinanti
Ricapitolando, attualmente il Comune di Roma non ha: un vice capo di gabinetto e neanche un bilancio. E, considerando che Roma non è mai stata “il paese dei balocchi”, lo scenario si fa ancora più cupo.
Camilla Ferrandi