Centrodestra, Salvini e Berlusconi: divorzio in vista?
La tanto evocata unità del centrodestra appare più lontana dopo le parole pronunciate ieri da Silvio Berlusconi all’assemblea dei parlamentari di Forza Italia, durante la quale ha parlato di legge elettorale, leadership e governo Gentiloni.
A differenza di Salvini che spinge per un ritorno al Mattarellum (proposto da Renzi), Berlusconi opta per una legge elettorale proporzionale. “E’ necessario arrivare a un proporzionale, quello è un discorso serio. Ho sentito qualcuno parlare di un’assemblea costituente. Io sono favorevole ma è importante che le forze politiche facciano una serie di incontri per una soluzione condivisa”. “Il Mattarellum – spiega il presidente di FI – con cui abbiamo vinto le elezioni nel 2011, funzionava quando l’Italia era bipolare. Oggi il Paese è tripolare, si vince col 30-35% e dovremmo dare il 20% di deputati in più. Oggi significherebbe che il 30% dei voti, e il 15% degli elettori, sceglierebbero chi va al potere. Per questo si deve tornare ad un sistema proporzionale”.
Berlusconi: “No ad elezioni anticipate”
Le divergenze con il leader della Lega non finiscono però qui. Se da un lato Salvini invoca le elezioni anticipate, il patron di Forza Italia parla di “senso di responsabilità” nel far continuare la legislatura. “Certamente siamo dell’idea che la vita di questo governo non debba finire subito ma che debba restare in carica finché non si sarà fatta una legge diversa da quelle precedenti”.
E se questa dichiarazione non fosse bastata a scavare un solco tra le posizioni della Lega e quelle di Forza Italia, ecco arrivare un’altra staffilata con un endorsement a Mario Draghi, presidente di quella Bce, che i leghisti guardano con il fumo negli occhi. “Non ho alcuna difficoltà a dire che Mario Draghi sarebbe un eccellente prossimo presidente del Consiglio”.
Anche la leadership del centrodestra rimane in discussione, con il Cavaliere che ribadisce il suo ritorno in campo. “Il mio senso di responsabilità verso il Paese e verso chi mi ha votato in questi anni mi spinge ad andare avanti. Per guidare il Paese nel futuro non basta il dinamismo, serve esperienza”. “Renzi – ha aggiunto – mi è piaciuto all’inizio, poi è emersa la sua arroganza. Non basta il dinamismo dei giovani, occorre la saggezza dell’esperienza”.
Berlusconi, la replica di Salvini
Parole queste che non hanno fatto piacere a Matteo Salvini. Secondo il segretario della Lega, che deve fronteggiare le interperanze dei bossiani, dietro le dichiarazioni di Berlusconi si nasconde una strategia volta a difendere l’azienda di famiglia dagli attacchi francesi di Bollorè.
“Anche in questo caso le vicende aziendali, personali e familiari prevalgono su ragionamenti più generali. Può essere comprensibile dal punto di vista umano ma non quello dei cittadini” ha spiegato il leader leghista a 24Mattino su Radio 24. “Fino a ieri Forza Italia diceva che avrebbe votato contro o si sarebbe astenuta su questi 20 miliardi che sono un assegno in bianco a Mps. Che i francesi stessero cercando di portarsi via un azienda strategica come Mediaset lo si sa da questa settimana. Io giudico le persone dai comportamenti e fino a settimana scorsa Forza Italia era all’opposizione e aveva mantenuto una coerenza sul referendum e sul governo Renzi. Ora invece Berlusconi dice che Prodi non ha lavorato così male, che non esclude di collaborare con Renzi dopo le prossime elezioni, e che Gentiloni può contare su di lui. Cosa è successo in questa settimana? Immagino che tutti siano arrivati alle mie conclusioni.”