Processo Maugeri, Formigoni condannato a 6 anni per corruzione

formigoni con le braccia larghe e sullo sfondo il simbolo di ncd

Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia e attuale senatore del Nuovo Centro Destra (NCD), è stato condannato stamani in primo grado a 6 anni di reclusione e 6 anni di interdizione dai pubblici uffici per corruzione nell’ambito del processo sul caso Maugeri e San Raffaele. Il senatore è stato invece assolto per l’accusa di associazione a delinquere. La decisione è stata presa dai giudici della decima sezione del Tribunale di Milano alla presenza del Procuratore della Repubblica, Francesco Greco. Il legale di Formigoni, Mario Brusa, ha annunciato di voler fare ricorso in appello, ma solo dopo aver letto le motivazioni della sentenza che arriveranno entro 90 giorni. Ad aprile i magistrati di Milano Laura Pedio e Antonio Pastore avevano chiesto per Formigoni una condanna esemplare a 9 anni di reclusione. Il Tribunale ha anche disposto la confisca di 6,6 milioni di euro di Formigoni.

Formigoni e le accuse dei magistrati

L’inchiesta della Procura di Milano riguarda il sistema della sanità lombarda e le due strutture private San Raffaele e Fondazione Maugeri. Tutto ha inizio nell’aprile 2012 quando i magistrati meneghini – nell’indagine partita da una “costola” di quella sul San Raffaele – fanno arrestare cinque persone accusate di aver sottratto fondi alla Fondazione Maugeri, clinica privata con sede principale a Pavia e specializzata nella “medicina riabilitativa”. In quell’occasione furono raggiunti da una richiesta di custodia cautelare, tra gli altri, l’ex assessore ciellino alla Sanità Antonio Simone e il direttore amministrativo della Maugeri, Costantino Passerino.

Ad aprile, nella sua requisitoria finale, il pm Pedio aveva parlato di “fatti gravissimi di corruzione, una corruzione sistemica durata dieci anni”. Secondo l’accusa, durante la Presidenza Formigoni durata 18 anni (1995-2013), sarebbero fuoriusciti dalla Maugeri 61 milioni di euro tra il 1997 e il 2011 e altri 9 dal San Raffaele nel biennio 2005-2006. In tutto, più di 70 milioni di euro tolti “alle cure dei malati lombardi” e “finiti in una percentuale del 25 per cento nelle tasche di Daccò (Pierangelo, definito dai pm “faccendiere della sanità”, ndr) e Simone (Antonio, ndr) per finanziare i sollazzi di Formigoni, dei suoi familiari e dei suoi amici” aveva concluso la pm Laura Pedio. Daccò e Simone a quel punto avrebbero garantito all’amico Formigoni “benefit” per 8 milioni di euro spesi in vacanze ai Caraibi, yacht in Costa Smeralda e l’acquisto di una villa ad Arzachena, in Sardegna. I conti di Daccò e Simone, disse Pedio, erano un “borsellino” riempito dei fondi sottratti alle due strutture private. Tutto questo, in cambio di “delibere favorevoli” alla Maugeri e al San Raffaele.

Oltre a Roberto Formigoni, sono stati condannati anche Pierangelo Daccò (9 anni e 2 mesi), Antonio Simone (8 anni e 8 mesi), Costantino Passerino (7 anni) e l’imprenditore Carlo Farina (3 anni e 4 mesi). I giudici del Tribunale di Milano hanno invece assolto l’ex direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina, l’ex segretario alla Presidenza, Nicola Sanese, la moglie di Simone, Carla Vites, l’amico di Formigoni, Alberto Perego, e l’ex dirigente regionale, Alessandra Massei.

Il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato non era presente oggi in aula e a parlare per lui è stato il suo avvocato, Mario Brusa. “Aspetteremo di leggere le motivazioni – ha detto sorridente ai cronisti presenti – ma è molto positivo che sia caduta l’associazione a delinquere”. Formigoni in un’intervista a Libero rilasciata a marzo si era detto “tranquillo e convinto della correttezza dei miei comportamenti” mentre aveva bollato come “teorema fantascientifico senza alcun riferimento alla realtà e senza alcuna prova” la requisitoria finale del magistrato Pedio.

Condanna Formigoni, le reazioni politiche

Di diverso tipo le reazioni politiche alla condanna del senatore di NCD. Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha tagliato corto con un secco: “ne prendo atto”. Solidarietà al compagno di partito invece arriva da Maurizio Lupi, tra i volti più noti della Cl lombarda, mentre il Movimento 5 Stelle va all’attacco di Formigoni tramite Alessandro Di Battista che verga un tweet al vetriolo rivolto al PD: “Formigoni condannato a 6 anni è, grazie ai voti del PD, l’attuale Presidente della Commissione Agricoltura del Senato”.

 

Giacomo Salvini

Twitter @salvini_giacomo