E’ guerra aperta tra la giunta Raggi e il Vaticano. La sindaca, all’inaugurazione di un centro di accoglienza per le donne vittime di violenza, ha annunciato che presto presenterà il conto del Campidoglio al Vaticano sulle strutture utilizzate come esercizi commerciali.
“Dobbiamo tagliare una serie di sprechi e recuperare risorse dovunque. Stiamo mettendo in campo politiche di recupero che di fatto non possono trovare scrittura sul bilancio perché non sono mai state messe in atto – ha spiegato il primo cittadino – Ci hanno detto che non possiamo metterle nel previsionale perché non abbiamo un dato storico sul quale basarsi. È una nuova avventura anche questo bilancio per individuare risorse che ovviamente non sono tasse in più ma sono proprio nuove entrate che non c’erano mai state prima, perché si è sempre chiuso un occhio. L’attenzione ai servizi è massima perché è questo che deve fare un’amministrazione, dare servizi”.
Raggi e Vaticano, un amore mai nato
Sembrava essere sceso il disgelo fra le due sponde del Tevere dopo l’incontro avvenuto il 5 dicembre tra Raggi e cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin in cui si era parlato dei problemi della città. E invece i rapporti sono ritornati ai minimi termini.
Tutto iniziò quando Grillo, con un post sul suo Blog, disse che avrebbe fatto pagare l’Imu ai Musei Vaticani (dimenticandosi che i Musei sono su territorio vaticano). Dopo l’elezione a sindaco di Raggi i rapporti tra giunta comunale e vertici ecclesiastici si sono fatti sempre più tesi.
Tanto che a fine novembre, il primo cittadino della Capitale non era stato invitato alla cerimonia di chiusura dell’anno santo in Vaticano. Il mancato invito era stato commentato con una nota telegrafica da parte della sala stampa della Santa Sede: “La sua presenza non era prevista“.