Tasi, Imu,Irpef e addizionali, Ires, Irap, Iva: tax-day per i contribuenti italiani. È fissata per oggi, infatti, la scadenza per il pagamento di diverse imposte. Giugno di fuoco, dunque, per i cittadini che, secondo i calcoli della Cgia di Mestre – saranno chiamati a versare nelle casse dello stato più di 54 miliardi di euro. Non solo l’Imu su seconde e terze case e su negozi e capannoni. Oggi scade, infatti, anche il termine per il pagamento della prima rata della Tasi: la nuova imposta sui servizi indivisibili debutta negli oltre 2000 comuni italiani che hanno già fissato l’aliquota. Per tutti gli altri il pagamento è slittato al prossimo 16 Ottobre, così come deciso in Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi. Non va certo meglio alle imprese. I titolari di aziende dovranno versare l’Irpef, le addizionali Irpef, l’Ires, l’Irap, l’Iva e tutta una serie di altre imposte minori. Salvi, ma solo per poco tempo, i contribuenti che esercitano attività economiche per le quali il ministero dell’Economia e delle Finanze sta mettendo a punto gli studi di settore. Per loro il termine per effettuare i versamenti è slittato dal 16 giugno al 7 luglio 2014. Gli importi interesseranno la dichiarazione dei redditi, la dichiarazione Irap e la dichiarazione unificata annuale.
“Il numero delle scadenze fiscali che i contribuenti sono chiamati a pagare entro domani è da far tremare i polsi” ha dichiarato il segretario della Cga, Giuseppe Bortolussi. Il responsabile dell’Ufficio studi della Cgia denuncia non solo il peso del “carico fiscale” concentrato, come da consuetudine, nel mese di giugno ma anche una diffusa e generalizzata confusione nel calcolo dell’importo dei tributi: “nel nostro Paese, purtroppo, oltre al carico fiscale che ha raggiunto un livello ormai insopportabile c’è anche la difficoltà nel definire con esattezza gli importi da pagare – spiega il segretario – si pensi che per “espletare” il pagamento delle tasse, in Italia sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. In Europa solo il Portogallo presenta una situazione peggiore della peggiore della nostra”, conclude Bortolussi.
Caos, incertezza e tempi lunghi dunque accompagnano i contribuenti italiani stamani in fila agli sportelli di banche e uffici postali. Lunedì nero per famiglie e imprese alle prese con bollette salate e confusione sui tributi. Ma a rassicurare, ieri, è stato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: ”L’idea del governo – ha detto Padoan – è duplice: semplificare drasticamente il sistema tributario, semplificando la vita del contribuente onesto, spostare il carico fiscale che purtroppo c’è, in modo che a parità di gettito, ci sia più crescita e lavoro”. In attesa della semplificazione annunciata dal governo Renzi, però, ad essere confusi non sono solo i contribuenti. Secondo uno studio di Confedilizia, per il pagamento della Tasi, infatti, negli oltre 2000 comuni che hanno già deciso le aliquote, le amministrazioni hanno deliberato in maniera così diversa sul numero e sull’entità delle aliquote creando una confusione tale da obbligare i contribuenti a leggere e confrontare le delibere fra i diversi comuni. Undici le detrazioni previste a Modena, ad esempio, seguita da Asti, dove ci sono nove tipi di detrazioni, che partono dai 125 euro ai 5 euro. Fino a Ferrara, dove il comune ha ideato una formula matematica per il calcolo delle detrazioni. Una “giungla”, scrive oggi il Corriere della Sera, che frutterà allo Stato entrate per 54 miliardi di euro.
Carmela Adinolfi