Renzi: le prossime mosse per la segreteria
Un Pd “più forte” si avrà solo con una “nuova” segreteria. Matteo Renzi apre una stagione di rinnovamento interno all’organo decisionale Dem in vista delle elezioni. Nelle intenzioni dell’ex Presidente del Consiglio, dovrebbero tenersi ben prima del termine naturale dell’attuale legislatura. Allora, se per il governo è stata privilegiata la continuità con l’assetto pre referendum, anche per quanto riguarda la nomina dei segretari, nel partito, invece, si preparano “grandi cambiamenti”.
Renzi: le prossime mosse per la segreteria
Al loro posto, però, rimarranno Matteo Orfini e Lorenzo Guerini, probabilmente anche Debora Serracchiani. Poco altro di certo, finora, oltre a un corposo innesto della “sinistra per il Sì”, già premiata con due scranni nell’esecutivo Gentiloni, quelli di Anna Finocchiaro e Valeria Fedeli. A suggellare l’alleanza con gli ex-Ds sarà l’ingresso in segreteria dell’ex ministro Maurizio Martina. Renzi pensa anche a Piero Fassino che in segreteria farebbe da contrappeso all’opposizione di Dario Franceschini al voto anticipato.
A Tommaso Nannicini, l’ex premier vorrebbe affidare il programma. Per il resto, largo ai giovani sindaci, da Giuseppe Falcomatà a Ciro Bonaiuto, primi cittadini uno di Reggio Calabria e l’altro di Ercolano, pronti a contrastare i governatori Pd delle rispettive regioni, notoriamente poco inclini al “gioco di squadra”. Per questo Renzi, sempre per la Segreteria, pensa anche ad Antonio Decaro. Il sindaco di Bari andrebbe a ricoprire il ruolo di anti-emiliano.