La sorella di Paola Taverna contro la Raggi: smetti di fare la deficiente

Pubblicato il 2 Gennaio 2017 alle 19:10 Autore: Guglielmo Sano
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La sorella di Paola Taverna contro la Raggi: smetti di fare la deficiente

Uno di quegli sfoghi che restano memorabili (forse soltanto nell’epoca dei social network). È probabile che si sia già pentita di aver scritto quelle parola Annalisa Taverna, sorella della più nota senatrice Paola. Il commento su Facebook in questione risale al 23 dicembre. Si tratta di una risposta a un’altra attivista pentastellata che invitava a manifestare in favore del sindaco Virginia Raggi. FInora, era passato inosservato. È stato Alessandro Onorato della Lista Marchini a tributargli gli onori della cronaca. Probabilmente, potevamo tutti farne a meno.

La sorella di Paola Taverna contro la Raggi: smetti di fare la deficiente

«Io in piazza ci scendo volentieri ma con uno striscione del tipo “hai in mano le sorti della città e quelle del Movimenti. Una responsabilità enorme che come una ritardata mentale hai deciso di affrontare da sola facendo piazza pulita dei 5 stelle e contornandoti del non plus ultra della merda. Adesso ti attaccano tutti e sei in mezzo al marasma ma me sembra il minimo, il problema è che per le tue scelte del cazzo ci stiamo anche e soprattutto noi – ci va giù pesante la Taverna, ma siamo solo alla part destruens. C’è spazio anche per un momento decisamente più costruttivo – è arrivato il momento che il popolo a 5 stelle ti dica CHE HAI ROTTO ER CAZZO APPLICA LE REGOLE DEL MOVIMENTO ASCOLTA BEPPE E I NOSTRI PARLAMENTARI SMETTILA DE FA LA BAMBINA DEFICIENTE CON MANIE DE PROTAGONISMO E DELIRI DE ONNIPOTENZA E COMPORTATI DA 5 STELLE PERCHÈ TI ABBIAMO VOTATO PENSANDO CHE LO FOSSI ALTRIMENTI CHI TE SE CAGAVA – la conclusione è ancora più emblematica – DATTE NA CALMATA E NON ROMPERE I COGLIONI ALTRIMENTI T’APPENNEMO PE LE ORECCHIE AI FILI DEI PANNI SUL BALCONE FINO A CHE NON RINSAVISCI PERCHÈ NON ABBIAMO NESSUNA INTENZIONE DI PERDERE UN SOGNO ANNI DI LOTTA SUDORE E SANGUE PE NA TESTA DI CAZZO” ecco sarebbe uno striscione bello grosso ma me lo incollerei volentieri».

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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