Rai, bocciato il nuovo piano news. Carlo verdelli si dimette
Il direttore editoriale per l’informazione di viale Mazzini, Carlo Verdelli, si è dimesso dopo la bocciatura da parte del Consiglio di amministrazione del suo progetto editoriale che prevedeva il trasferimento del Tg2 a Milano, l’unificazione di Tgr e Rai News, un nuovo Tg a Napoli per il Sud e la suddivisione organizzativa dell’azienda in cinque macroregioni.
Il piano, presentato lo scorso dicembre, è stato bocciato ieri in occasione di una riunione informale del cda Rai. Il piano, come era stato impostato, aveva suscitato forti dubbi nella maggioranza dei consiglieri: la creazione di macroregioni e lo spostamento della direzione del Tg2 a Milano erano stati considerati esempi delle criticità, quindi c’erano poche possibilità di passare.
Adesso si procederà ad una rivisitazione affidata al direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, che si è assunto il compito di presentare al cda tra fine gennaio e metà febbraio un nuovo piano, sulla base delle indicazioni venute dai consiglieri e tenendo conto del lavoro di Verdelli. Il nuovo piano si baserà su quattro punti: informazione digitale, di flusso, generalista e per l’estero. La rivisitazione dovrà tener conto della compatibilità economica, anche alla luce del rinnovo della convenzione con lo Stato (scaduta lo scorso maggio ma rinviata a fine aprile) e della riduzione del canone per l’anno in corso. Nelle prossime settimane il cda sarà chiamato a verificare quali modifiche si possono fare in tempi brevi e su quali risorse finanziarie si potrà contare.
Rai, Verdelli: “irragionevole ciò che è successo”
In attesa di nuovi sviluppi per l’azienda di viale Mazzini, l’unico cambiamento sono le dimissioni di Carlo Verdelli. Il direttore editoriale per l’informazione ha lasciato infatti l’azienda dopo la bocciatura del suo piano: “considero irragionevole tutto quello che è successo, l’unica cosa ragionevole è rassegnare immediatamente le mie dimissioni nell’interesse dell’azienda. Sto andando a comunicare le mie decisioni al direttore generale Antonio Campo dall’Orto” – e ha aggiunto: “non posso continuare a lavorare a qualcosa e in una realtà dove il mio sforzo non trova riscontri. Una persona perbene prende atto che nella seduta del consiglio di amministrazione odierna il piano da lui messo a punto sarebbe stato bocciato e accantonato, perché ritenuto pericoloso e irrealizzabile”.
Quello di Carlo verdelli è il secondo piano bocciato dal cda Rai. Il primo era quello approvato sotto la direzione generale di Luigi Gubitosi, che prevedeva la creazione di due ‘newsroom’ nelle quali unificare le redazioni giornalistiche della Rai, con il dimezzamento di vicedirettori e caporedattori e la riduzione a due dei direttori.