Spostare i ministeri e la politica romana dal centro di Roma all’Eur. E’ questa la confessione fatta dall’assessore alla Cultura a Roma, Luca Bergamo a Sergio Rizzo in un’intervista al Corriere della Sera.
La proposta di Bergamo è una riflessione amara sulla situazione, tragica, che sta vivendo la Capitale d’Italia. “Roma è uno dei principali asset del Paese, e non perché sia meta di tanti turisti, ma per la sua unicità. È il luogo principale attraverso cui il Paese può rientrare nel gioco dei grandi in cui i termini sono cultura, conoscenza, ricerca, sapere. Il futuro di Roma è intorno a questi concetti. Abbiamo un corpo universitario enorme, un patrimonio storico artistico infinito”
Eppure…
“Eppure Roma ha un potenziale internazionale incredibile che non è mai stato pienamente sviluppato. Non per sé, ma per tutto il Paese, e per l’Europa. Però è una funzione che va sviluppata necessariamente in sintonia con il governo. C’è una deontologia del governo che deve riconoscere questo. Nonostante vedute anche radicalmente diverse”.
Con l’arrivo di Gentiloni qualcosa potrebbe cambiare. “Che il rapporto fra il governo e la sua capitale cambi rispetto al passato è indispensabile – chiosa Bergamo – La disponibilità ora mostrata da Paolo Gentiloni è stata immediatamente riscontrata da parte di Virginia Raggi. Penso che con il governo del Paese il governo della città debba confrontarsi in modo maturo”.