Sondaggi Movimento 5 Stelle, i grillini fermi al palo per EMG, sale il PD
Riprendono dopo la pausa natalizia i sondaggi di EMG ospitati nel TG La7 di Enrico Mentana, e rispetto alle ultime rilevazioni di dicembre appare certa una cosa: il PD è l’unico grande partito a crescere.
Mentre il Movimento 5 Stelle rimane fermo e nella gara tra coalizioni è sempre al terzo posto superato anche da una ipotetica lista unica di centrodestra.
L’essere sempre al centro dell’attenzione, prima con gli scandali romani che hanno colpito la giunta capitolina pentastellata, poi con la polemica sulle fake news e la giuria popolare, infine con la domanda di adesione all’ALDE nel Parlamento Europeo, non aiuta ad espandere la base elettorale grillina.
Ma vediamo i dati
Sondaggi Movimento 5 Stelle, si allarga il divario a vantaggio del PD, in crescita del 0,8%
Tutti con il segno meno i principali partiti, tranne il PD che cresce di 8 decimi al 31,4%, in incrementando in questo modo il vantaggio sul Movimento 5 Stelle, dietro del 3,9% e fermo o in leggero calo al 27,5%, nonostante in passato EMG lo abbia spesso posto in prima posizione.
Giù anche la Lega Nord, del 0,4%, al 13,4%, che rimane davanti gli alleati di Forza Italia, anch’essi in decremento, di 6 decimi, al 12,1%. Recupero parziale per il centrodestra con l’aumento di Fratelli d’Italia che guadagna 3 decimi e va al 4,8%.
Meglio le forza minori moderate, con NCD che sale al 3,5%, mentre Sinistra Italiana scende sulla soglia del 3% a rischio sparizione
Sondaggi Movimento 5 Stelle, a livello di coalizioni ancora superato dal centrodestra
EMG continua a registrare le intenzioni di voto anche a livello di coalizioni ipotizzando rimanga l’Italicum come legge elettorale.
Di fatto in questa rilevazione la novità è la presenza di una lista unitaria di centrodestra, che supera anche questa settimana i grillini. Seppure entrambi in calo il centrodestra si ritrova al 29,2% contro il 28,7% del M5S.
Davanti il PD al 32,2%, in progresso di mezzo punto
Nei ballottaggi non a caso si vede un netto avanzamento del PD, che pur rimane perdente con il M5S, ma solo del 1,6%, contro un divario passato del 4,2%.
Cresce invece al 9,2% il vantaggio democratico sul centrodestra, identico a quello che sempre sul centrodestra ha il M5S