Trump, Romano: “In Usa sintomi di guerra civile”
“Trump ignora il lavoro dei servizi segreti, con grande rischio e pericolo per la Nazione. La nuova amministrazione ha bisogno di riconoscere che questo è un mondo pieno di sfide e insidie. Il lavoro dei servizi segreti può aiutare a mantenere la sicurezza nel Paese e a proteggere i nostri interessi”. Il messaggio del direttore della Cia John Brennan indirizzato al presidente eletto Donald Trump sono un ulteriore segnale di come l’elezione del magnate americano abbia spaccato un paese già profondamente diviso.
Il botta e risposta tra Trump e Streep
Le parole di Brennan arrivano il giorno dopo il discusso discorso dell’attrice Meryl Streep ai Golden Globes. L’attrice ha attaccato duramente, senza nominarlo Donald Trump, accusato di aver preso in giro un reporter disabile. Il presidente eletto le ha risposto via twitter. “E’ una delle attrici più sopravvalutate di Hollywood. Non ho preso in giro un disabile, ma ho solo ricordato che quel giornalista aveva cambiato versione rispetto a un suo articolo sull’11 settembre per mettermi in cattiva luce”.
La situazione, a pochi giorni dall’insediamento del presidente eletto alla Casa Bianca, rimane dunque tesa. Tanto che qualcuno parla addirittura di rischio di “guerra civile“.
“In altri tempi ci sono state situazioni analoghe ma non così acute e non così violente, mi sembra ci siano i sintomi, i prodromi di una guerra civile – ha spiegato a Mix24 Sergio Romano, ex ambasciatore, editorialista de Il Corriere della Sera – I democratici non ci vogliono stare e questa volta hanno dalla propria parte un doppio vantaggio: Hilary Clinton è stata eletta con due milioni e mezzo di voti in più rispetto a Trump e in secondo luogo Trump per il momento paralizzato in attesa dell’insediamento, la prassi americana vuole che il presidente uscente rimanga in carica per circa tre mesi”.