Il Dl Irpef è legge, critico il M5S
La Camera dei deputati ha convertito in legge il dl Irpef, il provvedimento emanato il 24 aprile dal Consiglio dei ministri contenente il bonus degli 80 euro. Il decreto ha ottenuto 322 voti a favore, 149 contrari e 8 astenuti. Ieri era stata approvata la questione di fiducia posta dal governo sul decreto legge Irpef, con 342 voti favorevoli, i contrari sono stati 201. Durante la votazione c’è stato il nuovo show di Gianluca Buonanno nell’Aula della Camera: il deputato leghista, già multato per aver esibito nell’emiciclo una spigola, nel suo intervento ha puntato il dito contro le balle del governo sul decreto Irpef estraendo un flacone per fare le bolle di sapone. Mentre il deputato soffiava, facendo le bolle, tra le risate dei colleghi di gruppo, la presidente Laura Boldrini ha definito il suo comportamento “una manifestazione indegna” e ha fatto intervenire i commessi.
“Il bonus Irpef è una misura opportuna perchè segnala la prima vera svolta nelle politiche dell’austerità fin qui adottate: ora, finalmente, si mettono in campo misure a favore della crescita e dello sviluppo”, così l’europarlamentare del Pd Alessandra Moretti commentando il voto dell’aula di Montecitorio al decreto sugli 80 euro. “È impegno del partito democratico ampliare la platea dei beneficiari di questo bonus: è chiaro che il prossimo passo sarà fornire i medesimi benefici dati oggi a 10 milioni di italiani, anche a incapienti, partite Iva e pensionati, per rendere ancora più efficace il provvedimento approvato dalla Camera”, continua Moretti. “Dall’austerità alla crescita. È questa la svolta vincente impressa dal Pd alla politica italiana , la stessa che stiamo portando in Europa”- spiega la parlamentare dem- “Proprio in queste ore stiamo definendo a Bruxelles le linee guida per una negoziazione intransigente con i Popolari sul programma per i prossimi 5 anni: il Pd è l’unico partito europeo ed europeista ad aver sconfitto i populismi e ora deve prendere su di sè la responsabilità di guidare l’azione politica in Ue affinchè si cambi verso”.
M5S CRITICO – “Si potevano fare tante cose buone con i 6,6 miliardi stanziati dal governo per il bonus 80 euro. Si potevano prendere misure più incisive per la crescita e socialmente più giuste sul fronte della redistribuzione. Ecco perché oggi abbiamo votato contro il decreto Irpef”. Lo dicono i deputati M5S, dopo l’approvazione del provvedimento del governo. “Le coperture della manovra sulle buste paga, sono ballerine e in alcuni casi palesemente inadeguate. Quei soldi potevano essere utilizzati per investimenti in settori innovativi, che creano vera occupazione. Per esempio nella banda larga oppure nelle energie rinnovabili che invece il governo si prepara a umiliare nuovamente con uno spalma-incentivi che rischia di far perdere decine di migliaia di posti di lavoro”. “O ancora: si poteva distribuire il bonus agli incapienti e ai più poveri che avrebbero speso tutto per necessità vitale, dando così un input forte all’economia reale. Impulso che invece non arriverà con questo bonus, come tutti sanno bene. Governo e maggioranza hanno umiliato il Parlamento e blindato un testo che dà la possibilità di fare fino a 40 miliardi di nuovo debito. Con quei soldi il M5S avrebbe fatto politiche industriali, politiche per la crescita e per la giustizia sociale. Cose – chiudono i deputati pentastellati – che questo esecutivo non sa e non può fare”.
Intanto il ddl sulle riforme costituzionali sarà all’esame dell’aula del Senato dal 3 luglio “qualora la commissione abbia concluso i suoi lavori”. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Palazzo madama, secondo quanto riferisce il presidente dei senatori Luigi Zanda. Contro la decisione hanno votato Sel e M5S.