L’esperto: “Gentiloni ha rischiato di morire”
Malore Gentiloni, parla l’esperto
Il malore che ha colto il premier Gentiloni poteva ucciderlo. A dirlo ai microfoni di Radio Cusano Campus è il professor Michele Senni, Direttore di Cardiologia I all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergano.
“E’ verosimile che il problema di Gentiloni sia stato legato ad una ostruzione dell’arteria coronarica, una angina e non necessariamente un infarto. Un mancato trattamento può comportare un rischio sulla vita del paziente. Il sangue, trovando l’ostruzione della coronaria, fa si che si abbia il tipico infarto con morte del tessuto cardiaco”.
Malore Gentiloni, l’esperto: “Era meglio un trattamento a Parigi”
Gentiloni aveva avvertito del malessere già durante la visita a Parigi. Ieri il rientro a Roma e subito dopo la decisione di recarsi al Gemelli dove i medici hanno deciso di operare immediatamente con un intervento di angioplastica. “Il tempo – spiega Senni – è molto importante in questo tipo di procedura perché prima si effettua e più muscolo cardiaco viene salvato. Davanti a situazioni di dolore o malessere in generale, a volte difficilmente definibile, è sempre meglio fare un salto al Pronto Soccorso. Penso che sarebbe stato meglio un trattamento del Premier Gentiloni a Parigi ma è difficile dirlo senza conoscere bene la sua storia clinica”.
“Penso che, da quello che si legge, i tempi di recupero siano relativamente brevi. Dipende da com’è la situazione delle altre coronarie, però è verosimile che in tempi ragionevolmente brevi lui possa riprendere l’attività. Certo come premier è una attività molto intensa, molto stressante e avrà necessità di essere protetto perché lo stress è un qualcosa che è meglio evitare soprattutto nelle prime fasi, nelle prime settimane meglio ridurre l’attività“.
Il premier attualmente è ricoverato nell’unità di terapia intensiva cardiologica. A quanto si apprende, Gentiloni punta a tornare al lavoro già da lunedì prossimo.