Sondaggi PD, è pareggio con il M5S secondo l’ultima rilevazione del Termometro

Pubblicato il 12 Gennaio 2017 alle 10:15 Autore: Gianni Balduzzi
sondaggi PD, istogrammi colorati

Sondaggi PD, è pareggio con il M5S secondo l’ultima rilevazione del Termometro

Anche noi del Termometro Politico ci siamo cimentati in una rilevazione demoscopica online sugli umori politici degli italiani dopo gli eventi dell’ultimo mese che hanno visto la nascita del governo Gentiloni, in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi per la sconfitta elettorale al referendum del 4 dicembre.

Grazie al voto su internet di più di 2000 persone abbiamo voluto tastare il polso dei nostri connazionali non solo in relazione alla forza politica preferita, ma anche all’opinione sul PD e sulla possibile data del voto.

E ancora una volta emerge un elettorato profondamente diviso in due lungo la linea che passa dall’approvazione o meno dell’ultimo governo Renzi, la stessa linea che ha diviso gli italiani il giorno del referendum

Sondaggi PD, sia il partito di Renzi che il M5S sopra il 31%

Emerge una concentrazione del voto tra i due principali partiti, PD e Movimento 5 Stelle, il primo che segue il secondo di un decimo, 31,4% a 31,5%.

Il centrodestra appare solo come comparsa, a meno di una aggregazione ampia tra le sue forze, tra cui è la Lega Nord ad occupare il primo posto con il 10%, una percentuale comunque inferiore a quella di altre rilevazioni. Segue Forza Italia al 8,6%, un valore particolarmente basso visto la presenza di altre forze minori (come Fitto o gli autonomisti meridionali) al 2%, e Fratelli d’Italia a un ottimo 6%

NCD/UDC si piazza al 3,5%, in linea con altri sondaggi.

A Sinistra i partiti minori come Possibile, Verdi, Riforndazione Comunista, superano Sinistra Italiana, 3,2% a 2,6%, mettendo a segno nel complesso un 5,8% circa.

INTENZIONI DI VOTO

Interessante è l’opinione su Gentiloni e il suo governo sulla base del voto al referendum. Il 53% di coloro che hanno votato No contesta il fatto stesso che il suo governo sia nato, pensando si sarebbe dovuto votare subito, e un altro 34,3% è comunque insoddisfatto.

Più positivo e articolato il giudizio degli elettori del Sì. Il 24% circa ha un’opinione neutra e attendista, il 23,9% “si accontenta” e dà un giudizio positivo, mentre per il 41,4% Gentiloni è un’ottima persona su cui dare un giudizio molto positivo.

-GOVERNO GENTILONI - IN BASE AL VOTO DEL REFERENDUM

Due mondi lontanissimi, dunque, che si fronteggiano ancora quando si parla del PD.

Sondaggi PD, il 78% degli elettori del No non lo voterebbe mai

Il 78% di coloro che avevano votato No non potrebbe mai in nessun caso votare PD, mentre l’11% lo farebbe se Renzi se ne andasse. Un giudizio netto e chiaro.

Tra chi ha votato Sì invece risultati molto diversi. La maggioranza relativa, quasi il 30%, voterebbe PD solo con Renzi, indipendentemente dal fatto che Bersani e D’Alema rimanessero, mentre il il 25,4% lo voterebbe in ogni caso.

Ma attenzione, c’è un 17% che rimarrebbe con il PD solo se la sinistra interna fosse espulsa.

Briciole ma non troppo quelle rappresentate da coloro che sarebbero per il PD solo se le fazioni si mettessero d’accordo o il partito avesse un altro segretario.

PD - IN BASE AL VOTO REFERENDARIO

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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