Mauro Movimento 5 Stelle è una setta
La giravolta grillina a Bruxelles “è la conferma di una mancanza di sostanza, di qualità e addirittura di significato politico”. A dirlo in un editoriale su Repubblica è Ezio Mauro secondo cui “il fatto di aver ironizzato sui liberali per anni e di aver polemizzato ripetutamente con loro non conta, perché tanto nell’altrove non esiste un’opinione pubblica interna, cui rendere conti”.
Mauro Movimento 5 Stelle “non ha modelli”
Per l’ex direttore di Repubblica, il Movimento 5 Stelle non ha una cultura politica alle spalle.
“L’altrove non ha modelli, se non l’idea originaria del leader, soggetta a colpi di vento o di sole africani, ma per definizione esatta, innocente, intatta nel cerchio perfetto del carisma perenne e soprattutto autosufficiente per spiegare ogni cosa”.
Mauro mette in croce anche la consultazione via blog tanto decantata dal Movimento 5 Stelle come il vero strumento della democrazia diretta.
Poi naturalmente c’è il referendum, strumento perfetto di ogni meccanismo sommario. Come chiamarlo? Confermativo? Plebiscitario? Laudativo? Io direi gregario. Un sistema di acquiescenza e ratifica che governa meccanicamente un surrogato di consenso, richiesto e ottenuto in automatico ogni volta che c’è bisogno di dare una vernice comunitaria postuma alle improvvisazioni solitarie del Supremo Garante. Un referendum convocato in quattro e quattr’otto, svolto su due piedi come al circolo nautico o al club degli scacchi, attorno alla trovata di uno solo. Senza una discussione preparatoria, un confronto di idee, un dibattito aperto che consenta agli interni e agli esterni di conoscere non solo l’esito e il saldo finale, ma le ragioni di una proposta, il percorso di una scelta, rischi e opportunità, alternative possibili e i riflessi che tutte queste diverse opzioni possono avere sulla fisionomia pubblica del movimento.